Visite alla Jaeger-LeCoultre

Sono state ben due, nei mesi di Ottobre (il 3 e 4) e Novembre (il 7 e l’8), le occasioni in cui abbiamo visitato gli atelier di Jaeger-LeCoultre, in compagnia de L’Orologio Club, accompagnando ben quattordici appassionati alla scoperta dei tanti e antichi mestieri gelosamente tramandati dalla Grande Maison. La nostra visita alla Jaeger-LeCoultre comincia dall’atelier dove prendono vita i movimenti e gli orologi più complicati. Christian Laurent, responsabile del laboratorio, ci introduce ai misteri dei movimenti complicati, esaminando alcuni dei più esclusivi orologi prodotti da Jaeger-LeCoultre, dal Gyrotourbillon 1 al Reverso Grande Complication à Triptyque, di cui abbiamo l’occasione di visionare un esemplare, tornato in manifattura per una revisione. Qui i nostri soci hanno l’occasione di porre alcune domande riguardo le prestazioni e le particolarità dei tourbillon della Casa. Con l’aiuto di una videocamera ad alto ingrandimento e di uno schermo LCD, Christan Laurent mostra il complesso funzionamento della doppia gabbia del Gyrotourbillon 1, spiegando che insieme al Triptyque è l’orologio più complicato prodotto attualmente dalla Manifattura: con i suoi oltre 700 componenti e ben due mesi di lavoro per l’assemblaggio, è più complesso anche del Gyrotourbillon 2. Il tour della Manifattura prosegue col reparto di fabbricazione di ruote e pignoni, uno dei meglio equipaggiati in Svizzera. Quindi si passa all’officina di stampaggio degli sbozzi di lavorazione di ponti e platine, dove è possibile visionare alcuni degli stampi conservati gelosamente dalla Casa e che costituiscono il suo più importante patrimonio storico. Disporre di un archivio di stampi per la produzione delle ebauche significa poter realizzare ex-novo calibri non più in produzione e, quindi, poter restaurare orologi antichi, fornendo un importante supporto ai collezionisti del marchio. Da qui, una breve sosta per osservare l’Atmos del Millennio, murata in una colonna della nuova ala della manifattura al momento dell’ampliamento del sito produttivo, che funzionerà per gli anni a venire senza necessitare di alcun intervento esterno. La visita in Jaeger-LeCoultre prosegue con quelli che sono i mestieri più artistici tramandati nella Manifattura, dalla finitura dei componenti del movimento alla decorazione della casse. Concludiamo la giornata con una visita veloce alla Heritage Gallery, all’ultimo piano della manifattura, dove un percorso espositivo permette di ripercorrere l’evoluzione della Casa attraverso i suoi orologi più emblematici. All’approfondimento storico segue la possibilità di visionare e provare al polso tutti, ma proprio tutti, i modelli delle ultime collezioni, presentati al Sihh di gennaio. Un’occasione senza pari per un appassionato, con tanto di foto ricordo.

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