I soci de L’orologio Club al Sihh 2012

Marco Bernard e Luca Botticelli, soci de L’Orologio Club, hanno avuto il privilegio di partecipare all’edizione 2012 del Sihh. Qui di seguito vi riportiamo le loro impressioni sull’evento.

“Il 18/19 Gennaio visita al Sihh: uno splendido regalo di Natale posticipato! Ancora un grandissimo grazie a Dody per questa magnifica opportunità che, per un appassionato, è un’esperienza unica. L’ultimo anno è stato un crescendo di emozioni, dopo aver visitato due manifatture con L’Orologio Club, ecco il Salone di Ginevra: quindi dalla progettazione e produzione, alla presentazione.

Con questa occasione ho finalmente visto da vicino pezzi incredibili, l’altissima orologeria che difficilmente si può toccare con mano e mai potrò apprezzare tutta racchiusa in un unico luogo; l’unico rammarico (non è una critica) è non aver avuto più tempo dedicato a noi in alcuni stand. Due sono state per me le cose che ricorderò per molto tempo: la possibilità di toccare, ammirare, indossare tanti magnifici segnatempo e incontrare mostri sacri dell’orologeria come Giulio Papi, Demetrio Cabiddu, Michel Parmigiani, Richard Mille. Cara Dody, mi avevi chiesto quali pezzi mi fossero piaciuti di più, beh, la risposta non è proprio semplicissima, certo mi aspettavo belle novità da alcuni marchi e così è stato. Greubel Forsey è andato anche oltre le mie aspettative. Tenere in mano orologi di tale fattura e tecnica non mi era mai capitato (sensazionale il GMT), assieme a Montblanc Villeret (o Minerva se si preferisce) sono i marchi che più mi hanno impressionato per le complicazioni e per la mole di ricerca che dimostrano. Fra gli orologi più intriganti metterei l’Excalibur Double Tourbillon scheletrato di Roger Dubuis (molto bella anche la cassa Monegasque), il Panerai Tuttonero e per la grande eleganza, la collezione 1966 di Girard-Perregaux. Non mi ha convinto, invece, la novità di IWC (maison sempre di tendenza): bellissimo il quadrante antracite dello Spitfire ma, deludente (per me) la versione kaki dei Top Gun. Non mi soffermo su altri marchi come Lange (sempre un must), Audemars Piguet (tra i miei preferiti da sempre), ma ci terrei a citare i mestieri d’arte di Vacheron Constantin in competizione con quelli Cartier (da urlo il quadrante intarsiato in paglia).

Concluderei ringraziando ancora tutti, terrò come ricordo del Sih 2012 la foto con Giulio Papi aspettando chissà, fra qualche anno, di poter visitare un’altra volta il Salone.

Marco Bernard – Trichiana (BL)

Che dire della visita al Sihh… Mi è sembrato il paese dei balocchi. Avere la possibilità di toccare con mano e provare al polso moltissimi nuovi modelli è il valore aggiunto per chi, come me, non aveva mai partecipato al Salone. Incredibile ascoltare Demetrio Cabiddu con le sue poetiche spiegazioni sugli ultimi capolavori di meccanica Minerva. Altrettanto unica la presentazione dei nuovi modelli Audemars Piguet da parte di Giulio Papi, disponibile e amichevole.

Luca Bottticelli – Milano

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