Ancora sulla manutenzione

Cosa ci si aspetta da un concessionario dopo aver acquistato un orologio? Le cose sono molteplici e di varia natura, ma una cosa è sicura: il desiderio di un supporto costante, esaustivo e anche di conforto. Definiremmo due fasi separate: una che riguarda l’assistenza intesa come manutenzione dell’orologio; una inerente ai consigli di vario genere per scelte future o sul come utilizzare al meglio il nuovo segnatempo. Parleremo solo della prima perché, come sempre, c’è da dire molto. Dall’assistenza ufficiale ci si aspetta un servizio di eccellenza, fatto di chiarezza, puntualità e attenzione, ma sebbene i nostri laboratori abbiano da rispettare dei rigidi parametri dettati dalle Case costruttrici, spesso ai clienti certe regole vanno strette o non le accettano affatto. Una su tutte (la solita): il tempo tra una manutenzione e un’altra, che sappiamo variabile a seconda dell’utilizzo dell’orologio. Per certi clienti la revisione periodica non si dovrebbe fare mai o semmai almeno ogni decennio… Considerando che trattasi di meccanismi di eccellenza e quindi per loro eterni, siamo d’accordo sul “quasi eterno”, ma in totale disaccordo sul non fare le manutenzioni nei tempi giusti. Altri casi riguardano i trattamenti estetici: qui sono contrari molti appassionati, che sostengono una tesi di “perdita di originalità” causata dall’infernale spazzola (parlando in maniera semplicistica) che logorerebbe le casse e i bracciali, variando le originali geometrie. Quindi per loro meglio tenersi i graffi, mentre tanti altri, all’opposto, arrivano a volerlo lucidare ogni volta che appare un graffietto. I clienti sono spesso in disaccordo sul divieto (non assoluto) di eseguire interventi parziali e non reputano valide le nostre argomentazioni a sostegno di questa tesi che, per dirla tutta, è solo a beneficio dell’orologio. E anche su questo terreno combattiamo le battaglie più dure. Altro terreno impegnativo è il dover fare la manutenzione a un orologio mai usato, tenuto gelosamente in un cassetto e quindi “nuovo”. Non è proprio così e lo abbiamo spiegato e scritto più volte ma, come diciamo sempre, non è facile trasmettere certe conoscenze… D’altro canto, cosa è facile oggi? Dobbiamo dire che sapersi destreggiare su questi scenari è anche un bell’esercizio: è qui che un bravo negoziante dimostra le sue vere capacità, il suo sapere e dove mettiamo in essere le nostre esperienze. È attraverso tutte queste cose che si dimostrano i luoghi che fanno la differenza.

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