A ogni polso il suo orologio

Il polso e l’orologio: un binomio indissolubile e una convivenza a fasi alterne, facile o complicata. Questo perché è decisamente importante il modo in cui un orologio “veste” il polso, un po’ come un abito. Esaminiamo alcune situazioni, iniziando con la scelta della misura giusta del bracciale e il modo corretto per centrare la fibbia, operazioni che andranno effettuate attentamente in modo da mantenere l’orologio sul polso sempre nella migliore posizione. Un metodo che si utilizza per verificare l’esattezza della misura del bracciale è quello di inserire un dito tra la fibbia e il polso. Solitamente lasciare tale spazio è sufficiente per l’80% delle persone, e il polso sopporterà bene l’orologio durante tutto l’arco dell’anno. Per quel che concerne la fibbia déployante, per una buona centratura si dovrà accorciare il bracciale o il cinturino (solitamente quelli in gomma) avendo cura di posizionare la parte più corta a ore 6, ovvero sul lato interno del polso. Esistono alcune persone che preferiscono portare l’orologio molto stretto o al contrario molto largo, situazioni ambedue errate, in quanto nel primo caso si rischia a ogni mossa del polso di far aprire la fibbia (parliamo sempre della déployante), mentre nel secondo si rischia di sbattere l’orologio ovunque, con conseguenze facili da immaginare. Le manifatture si adoperano da sempre affinché la convivenza polso/orologio possa essere delle migliori, basti pensare alle forme delle casse realizzate per aderire al meglio e in maniera armoniosa al polso. Elementi da non trascurare, quindi, nella scelta di un orologio, sono il design, l’ergonomicità e, infine, il materiale impiegato per la realizzazione di cinturini e bracciali, anch’essi di vitale importanza per una perfetta aderenza e un ottimo feeling al polso. In particolare, è meglio assicurarsi che si tratti di materiali che non provochino fastidi o allergie a contatto con la pelle.

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