Analogico e digitale

Con questi due termini ci si riferisce ai due principali sistemi di lettura dell’ora. L’analogico mostra l’ora attraverso le lancette ed è così definito perché per decifrare l’indicazione si deve procedere “per analogia”, comparando in uno schema mentale gli spazi percorsi dalle lancette, senza un’indicazione diretta dei numeri che compongono l’ora esatta. Più nello specifico, si basa sulla capacità dell’uomo di distinguere due angoli di diversa ampiezza tra loro: le lancette, infatti, sono sostanzialmente due segmenti imperniati su uno stesso asse, che formano tra loro una serie di angoli sempre diversi perché in continuo movimento. Dal momento, poi, che la lunghezza di questi due segmenti, ossia delle lancette, è differente, è possibile associare un valore diverso di ore e minuti a ciascun angolo formato dai due segmenti. Il sistema di lettura detto digitale, che in elettronica deriva dall’inglese “digit” (cifra numerica), si basa invece sull’indicazione numerica diretta, in cifre, dell’ora corrente. Contrariamente a quanto si possa pensare, questo sistema di lettura non è moderno: gli orologi a indicazione digitale, infatti, esistevano anche in passato, ma si sono diffusi nel tempo grazie all’elettronica applicata ai quadranti a led e a cristalli liquidi. Il sistema digitale è certamente più preciso, in quanto consente di conoscere l’ora con scarti di pochi secondi, ma risulta meno intuitivo.

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