Visita alle manifatture Montblanc

C’era una volta Minerva. E c’è ancora. Quella della piccola manifattura di Villeret è una delle più belle storie mai narrate. E mai vissute. Come l’araba fenice, la Casa specializzata nella cronografia è risorta più di una volta dalle sue ceneri. L’ultima nel 2006, quando il gruppo Richemont ha affidato la sua gestione e assegnato il suo patrimonio tecnologico e storico al marchio Montblanc. Oggi l’Institut Minerva de Recherche en Haute Horlogerie, a Villeret (Svizzera), è la punta di diamante della manifattura orologiera. È il luogo dove sono ideati, progettati, sviluppati tutti i nuovi segnatempo della Casa di Amburgo. Il nobile scopo dell’istituto è garantire un futuro all’alta orologeria, preservando l’heritage di Minerva, il suo know-how nelle tecniche di lavorazione artigianali, e incoraggiando le idee di giovani orologiai, arricchendo di nuovi contenuti l’arte orologiera. Non a caso uno dei particolari che più colpisce il visitatore della Montblanc di Villeret è la giovane età dei suoi impiegati. Ingegneri, tecnici, orologiai, giovanissimi e orgogliosi di mostrare il proprio lavoro. Guidati da un team d’eccezione, sei lettori, soci del L’Orologio Club, sono stati invitati in Svizzera a visitare i due siti produttivi Montblanc di Villeret e Le Locle. A condurre il tour sono state Lara Doddi, Marketing Training Manager Montblanc Italia, ed Eva Leonti, Marketing Coordinator Montblanc Montre a Le Locle, coadiuvate da Alessandro Citarelli, Boutique Manager di Corso Vercelli a Milano, e accompagnate da un ospite d’eccezione, Ugo Pancani, trainer della FHH Academy, sezione formativa della Fondation de la Haute Horlogerie, di cui Montblanc fa parte. Prima tappa è stata la manifattura di Villeret. Abbiamo più volte raccontato su queste pagine le specificità di questa eccezionale realtà dell’industria orologiera. Ci piace sottolineare che fra le mura di quella che già fu la Minerva nulla è cambiato. Le grandi presse meccaniche, e il prezioso archivio di stampi d’epoca, sono sempre lì. Così come la penthouse che ospita un mini museo Minerva, il quale espone a rotazione una piccola parte dei tesori nascosti in quella che in azienda è definita “stanza del tesoro”, ossia il vecchio magazzino della Minerva, che continua a riservare magnifiche sorprese, come una coppia di contasecondi originali, di cui uno al centesimo, perfettamente funzionanti. È qui che Davide Cerrato, a capo della divisione orologeria Montblanc, ha raccontato di rifugiarsi per trarre ispirazione. Un privilegio riservato a pochissimi. La manifattura di Villeret ospita l’ufficio progettazione e prototipazione. Qui ingegneri e orologiai lavorano gomito a gomito per verificare la fattibilità di ogni nuovo prodotto, che sarà poi realizzato in sede o a Le Locle, a seconda della tipologia (complicato, cronografo di manifattura o calibro di derivazione ETA). Tutti i calibri complicati sono interamente fabbricati a Villeret, dalla platina alle spirali del bilanciere, e assemblati ai piani alti della manifattura. Le platine sono ricavate al tornio da barre di alpacca. Questo tipo di lavorazione induce nel materiale meno tensioni rispetto allo tranciatura, anche se è più lenta, e garantisce la complanarità dei due lati della placca di metallo. Per la realizzazione di una serie di platine, tornite e fresate, è necessario circa un mese. Nella manifattura Montblanc di Villeret trova spazio la produzione di spirali, in un atelier protetto, dove è vietato scattare fotografie. Qui il filo metallico che compone la spirale è trafilato fino a ottenere lo spessore desiderato (comparabile a quello di un capello). Quindi le spirali sono tagliate e arrotolate dentro a dei cilindretti a misura, quattro a quattro, e sottoposte a uno specifico trattamento termico, sottovuoto, che conferirà al materiale la giusta elasticità. Le molle che escono da questo reparto saranno poi accoppiate ai bilancieri e accorciate per ottenere la frequenza di oscillazione prevista dal progetto. Questa operazione, manuale, risponde all’originale nome di “contage”. La precisione degli orologi prodotti è un punto di orgoglio per la manifattura Montblanc, che da alcuni anni ha istituito un severo controllo qualità incentrato proprio sulla precisione di marcia in ogni condizione di utilizzo dell’orologio. Il “Test delle 500 ore” è eseguito nello stabilimento di Le Locle, situato nel seminterrato di una affascinante villa liberty, nella cittadina orologiera iscritta al patrimonio Unesco insieme alla città La Chaux-de-Fonds. Oltre all’assemblaggio degli orologi con movimenti di manifattura Montblanc ma non Minevra (come i Rieussec) e degli orologi con complicazioni modulari, a Le Locle è possibile visitare quindi questo laboratorio all’avanguardia dove quasi il 100% degli orologi firmati Montblanc sono maltrattati e monitorati per circa 3 settimane, prima della distribuzione sul mercato. Le collezioni che si fregiano della certificazione delle 500 ore sono: Rieussec, Heritage Chronometrie, 1858, Timewalker, Villeret, oltre a tutti i modelli complicati. Completato il test, nelle tre settimane che seguono l’assemblaggio e la regolazione, gli orologi che hanno superato tutte le prove sono pronti per essere messi sul mercato, con tanto di certificazione rilasciata dalla Casa, che accompagna la garanzia.

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