Piaget Society: a tu per tu con l’innovazione

In una serata di fine maggio, grazie alla collaborazione tra la nostra rivista L’Orologio e Piaget, che ha aperto le porte della sua boutique di Milano, i lettori hanno potuto ammirare da vicino l’Altiplano Ultimate Concept e scoprire tutti i suoi segreti. La Piaget Society, questo il nome dell’evento, ha visto la combinazione tra un simile prodigio tecnico e la professionalità di Gianfranco Ritschel, Vicepresidente della giuria del Grand Prix d’Horlogerie de Genève e Consulente e formatore della Fondation de la Haute Horlogerie. A lui è stato affidato il compito di illustrare la meccanica del Concept, concentrato di tecnologia certificato da 5 brevetti, che racchiude nello strabiliante spessore complessivo di 2 millimetri il calibro Piaget 900P-UC, capace di 28.800 alternanze/ora e 44 ore di riserva di carica. È una sfida alla fantasia dei progettisti, vinta con soluzioni inedite a partire dal materiale da cui è ricavata la cassa, una lega di acciaio e cobalto dall’elevatissima resistenza meccanica, che consente di proteggere il movimento dagli urti e dalle sollecitazioni a cui sarebbe sottoposto se venisse indossato. In quest’ultimo, il bilanciere, a ore 9, è montato direttamente sulla struttura tramite un sistema di cuscinetti a sfere e senza l’uso del tradizionale ponte, mentre il bariletto, a ore 6, fa a meno di coperchio e tamburo, a vantaggio dello spessore, oltre che dell’estetica. Oltre al Concept, gli ospiti presenti all’evento insieme alle loro compagne, hanno potuto vedere da vicino anche alcuni dei modelli in produzione di Piaget, come l’Ultimate Automatic, che resta il punto di riferimento del catalogo della marca (e non solo) in fatto di ultrapiatti: 4,3 mm di spessore totale che ne fanno l’orologio a carica automatica più sottile del mondo. Disponibile sia in oro rosa che in oro bianco, con cassa da 41 mm di diametro e cinturino in alligatore nero.

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