L’inventore del Da Vinci di IWC: Kurt Klaus

L'inventore del Da Vinci di IWC: Kurt Klaus

Il Da Vinci è stato il calendario perpetuo meccanico più venduto al mondo e il suo meccanismo è uno dei più moderni e interessanti mai realizzati, vale perciò la pena di conoscerne l’inventore, quel Kurt Klaus cui la Casa ha addirittura dedicato un’edizione limitata degli ultimi modelli fabbricati con l’ormai celebre KKK: Kurt-Klaus-Kalendarium, presto destinato ad andare in pensione (sarà sostituito da un nuovo meccanismo per calendario perpetuio di cui ancora non si sa nulla). È stato lo stesso Kurt Klaus, nel 2004, a raccontarci la nascita del Da Vinci: “L’era degli orologi da tasca giunse a termine, quindi Hannes Pantli mi chiese qualcosa di nuovo, simile al calendario, ma per un orologio da polso. È così che ho iniziato a pensare a un calendario perpetuo. Ho impiegato quattro anni per progettarlo (senza computer, naturalmente). A quel tempo Günter Blümlein arrivò in IWC: gli mostrai la mia idea ed egli mi appoggiò, ma poi ci ripensò. Io avevo progettato il mio calendario per aggiungerlo a un movimento automatico, ma egli mi disse: “Esistono tanti calendari perpetui, ma non altrettanti cronografi con calendario perpetuo. Ecco quello che dobbiamo fare”. Dovetti cambiare il progetto per riadattarlo a un cronografo, ma egli mi diede ogni giorno la spinta ad andare avanti e nel 1985 la IWC presentò a Basilea il suo primo cronografo con calendario perpetuo. E non un calendario perpetuo qualsiasi. Un meccanismo semplice, di facile gestione, grazie all’assenza dei correttori (tutte le indicazioni, sincronizzate, si aggiornano tramite la corona di carica e regolazione, n.d.r.), e meno costoso: 2.000 franchi svizzeri in meno di ogni altro calendario perpetuo! La concorrenza fu sbaragliata. Ci fu un periodo, successivo a quella presentazione, in cui fabbricammo più calendari perpetui di tutta l’industria orologiera: ben 2.000 in un anno! Da quel momento la IWC ebbe le risorse per creare un team di persone e un ufficio per la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti”.In foto vediamo Kurt Klaus, al centro, alla fine degli anni ’80 durante la progettazione della Grande Complication della IWC. Alla sua sinistra Dominique Renaud e alla sua destra, un giovanissimo Giulio Papi. Di Klaus, Papi ha raccontato a L’OROLOGIO: “Ho imparato la tecnica della progettazione lavorando con Kurt Klaus, l’autore del perpetuo Da Vinci. È lui che mi ha insegnato il metodo. Forse perché è un orologiaio, come me, e quindi ha saputo spiegarmelo in un modo per me comprensibile”.

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