Chi ha paura delle Maschere di Vacheron Constantin?

Chi ha paura delle Maschere di Vacheron Constantin?

A volte vengono realizzati dei modelli che, ad un primo impatto, non vengono assolutamente compresi, per poi, a distanza di qualche anno, uscire fuori dalle casseforti per approdare a quotazioni milionarie alle aste. Questo potrebbe essere il destino dei primi quattro modelli “Les Masques” della nuova collezione Métiers d’Art della Vacheron Constantin presentata allo scorso Salone di Ginevra 2007. Singolare il loro iter produttivo: ogni anno, per tre anni consecutivi, verrà presentato un set di quattro diverse maschere in una serie limitata di 25 pezzi. Alla fine, la collezione completa comprenderà 12 maschere per un totale di 300 orologi.

Per la loro creazione alla Vacheron Constantin sono partiti da un’idea inconsuetamente avvincente per un produttore contemporaneo: l’orologeria è un’arte che richiede nuovi spunti e continui miglioramenti, come altro si può continuare a destare sorpresa? Si è deciso allora, semplicemente, di tornare alle origini, percorrendo un lungo viaggio che ha portato l’azienda a attraverso il tempo e lo spazio alla ricerca delle radici stesse dell’uomo, concentrandosi su una delle più belle espressioni dell’anima: la maschera. Scelta, questa, facilitata anche dal fatto che la città di Ginevra ha la “fortuna” di ospitare uno dei più importanti musei di arte primitiva, il Barbier-Mueller, e proprio la sua prossimità ha guidato la Vacheron Constantin nella sua scelta finale.

Ciascun orologio è equipaggiato da un movimento automatico calibro 2460G4. Questa meccanica fu sviluppato nel 2005 per la collezione Les Métiers d’Art, “Les 4 Saisons” e si fregia del Punzone di Ginevra.

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