Festina Italia ha chiuso il 2011 in crescita, ottenendo un 14% in più rispetto al 2010. Pubblichiamo qui di seguito il comunicato ufficiale del marchio.
“La Filiale italiana del Gruppo Festina annuncia i risultati dell’anno appena terminato che ha chiuso con un fatturato complessivo in crescita del 14% rispetto alla chiusura 2010.
Il dato 2011 conferma l’efficacia di una nuova strategia intrapresa dall’azienda a partire dal luglio 2010 che ha visto, in primo luogo, un cambiamento del management nei ruoli chiave della Direzione Commerciale (Ignazio De Lucia) e Direzione Marketing & Comunicazione (Luca Moro) e un conseguente rinnovo delle azioni sviluppate sul territorio.
Sul fronte commerciale, è stata svolta un’importante attività di miglioramento e selezione della distribuzione che ha portato alla chiusura di 500 punti vendita non in linea con le esigenze e le aspettative dell’azienda e all’attivazione di 600 nuovi negozi con migliori requisiti di qualità e solvibilità. Ad oggi Festina Italia opera attraverso una rete di 2.500 concessionari. La selezione della distribuzione ha generato nel 2010 un primo risultato positivo (+8% vs 2009) confermato, in seguito, dai successi del 2011.
L’incremento registrato nel 2011 rispetto al 2009 è, complessivamente, del 23%, dato che acquista un ulteriore valore considerando la congiuntura negativa degli ultimi 3 anni.
“Il 2011 è stato per Festina Italia l’anno della qualità, parola chiave che ha ispirato tutte le nuove strategie e le successive attività. Credo che le scelte di questo ultimo anno e mezzo abbiano posto le basi per garantire ai nostri concessionari, alla rete vendita e ai nostri dipendenti una maggiore serenità nell’affrontare le difficoltà del mercato” dice Ignazio De Lucia.
A sostegno e in sinergia con l’attività commerciale, sul fronte della comunicazione, gli sforzi sono stati indirizzati verso lo sviluppo di campagne mirate e d’impatto volte ad aumentare la visibilità dei brand di orologeria che l’azienda produce e distribuisce: Festina, Candino, Calypso, Lotus, Jaguar”.
