Scala tachimetrica e scala telemetrica

Nei cronografi possono essere presenti una o più scale graduate, che consentono di effettuare particolari misurazioni. La più frequente è la scala tachimetrica, utilizzata per calcolare la velocità media di un veicolo lungo un tratto di un chilometro. Posizionata solitamente lungo il perimetro più esterno del quadrante, riporta scritte le possibili velocità medie di un ipotetico veicolo che decrescono quanto più aumenta il tempo impiegato dal mezzo per percorrere lo spazio unitario. Un’altra tipologia di scala è quella telemetrica, che permette di misurare la distanza di un fenomeno immediatamente visibile e successivamente udibile, come ad esempio lampo e tuono oppure scoppio e suono di un fuoco d’artificio. Alla base della telemetria si trova la relazione tra la velocità del suono nell’aria (333,33 m/s) e quella della luce (circa 300 milioni m/s): Ciò significa che, contando i secondi che trascorrono tra l’evento visivo e quello sonoro, basterà moltiplicare tale intervallo per 333,33 e ottenere così la distanza alla quale tale evento si è verificato, in metri. Prendendo l’esempio del temporale, una volta visto il fulmine si fa partire il cronografo dotato di scala telemetrica, generalmente collocata sulla lunetta ed espressa in miglia o chilometri; occorre arrestare la misurazione nel momento in cui si sente il tuono. In questo modo, sulla scala telemetrica si potrà leggere la distanza dal luogo dove è caduto il fulmine, senza fare calcoli.

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