Con Girard-Perregaux a La-Chaux-de-Fonds

Questa volta i nostri soci hanno avutto la possibilità di visitare la Manifattura Girard-Perregaux, nei giorni nel 24 e 25 Febbraio. I locali di La Chaux-de-Fonds che ospitano la Manifattura, animati da uno staff di 230 persone (di cui 130 tra orologiai e tecnici che lavorano al banco) sono dedicati in massima parte alla produzione Girard-Perregaux (circa 10.000 orologi all’anno) e in misura minore alla fabbricazione dei modelli JeanRichard (4.000 pezzi/anno). Qui ha luogo la fabbricazione di parte delle casse e di tutti i movimenti (non dimentichiamo che anche JeanRichard impiega ormai solo calibri proprietari, di Manifattura, tutti derivati dal calibro JR1000). Sempre qui vengono progettati anche i nuovi movimenti, ognuno dei quali richiede fino a 4 anni di lavoro. Tra questi, grande attesa c’è fra gli appassionati e fra noi della stampa, per il movimento equipaggiato dal nuovo scappamento Constant, che dovrebbe finalmente essere pronto per la produzione fra circa due anni, dopo aver superato anche i severi test di resistenza a urti, condizioni atmosferiche, vibrazioni e tutte le condizioni sfavorevoli cui può essere sottoposto un orologio durante la sua lunga vita. Tuttavia, quello che più ci ha colpito è la grandezza del reparto di assemblaggio dei tourbillon, modelli per i quali la Casa è celebre in tutto il mondo. Il leggendario Tre Ponti d’Oro, infatti, è ormai un’icona della Casa, riportato in vita negli anni Novanta dal genio lungimirante di Gino Macaluso. In questo reparto, ben 20 orologiai assemblano un orologio al mese, per un totale di circa 200 pezzi all’anno. Inoltre, ogni orologiaio rifinisce personalmente ogni minimo componente dell’orologio, con particolare attenzione proprio alla gabbia e ai famosi ponti del tourbillon, meticolosamente lucidati a mano, ma senza trascurare gli elementi più piccoli, quali le viti. Basti pensare che per la lucidatura di un ponte in oro sono necessari quattro diversi passaggi con utensili in legno duro o morbido, a seconda della pasta abrasiva impiegata, e che per ognuno dei ponti il lavoro di finitura dura fino a due giorni, per comprendere la meticolosità e l’accuratezza del lavoro che c’è dietro la realizzazione di movimenti così prestigiosi. Quindici giorni sono invece impiegati per la finitura della gabbia. Non a caso il Tourbillon Tre Ponti d’Oro è assurto a simbolo dell’artigianalità e del know-how Girard-Perregaux.

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