Custom o falsi?

Una giusta comunicazione, una perfetta capacità oratoria, una dote di convincimento tale da catturare le menti più fragili, sapersi introdurre nei salotti giusti, essere molto scaltri nella giungla del web, sono solo alcune delle tecniche usate da persone veramente ammirevoli proprio per il fatto possedere e ben utilizzare queste virtù. Virtù impiegate nel mondo degli orologi per inventare storie, avvenimenti, collezioni, produzioni: insomma di tutto per illudere tantissimi ignari appassionati, che diventano seguaci convinti e poi, spesso e volentieri, non si fidano più dei veri professionisti. Perché, vi domanderete, parlo di questo fenomeno che quotidianamente affligge l’operoso mondo dell’orologeria? Semplice, perché ogni giorno tante persone ci telefonano o ci mandano mail convinte di poter ordinare questo o quel modello inesistenti sul mercato o nei cataloghi ufficiali delle Maison d’orologeria, convinti che esistano sul serio, perché lo hanno visto su di un sito web, o ne hanno sentito parlarne a casa del solito esperto e conoscitore di tutto ciò che è orologeria. Meglio ancora, come ebbi già modo di scrivere, pronti a comperare un modello vintage appartenuto a un corpo speciale (mai sentito nominare) o a una forza armata per una guerra. Insomma, i Totò nel nostro settore sono pronti a rifilare di tutto. Pochi giorni fa e con insistenza una persona al telefono faceva richiesta del Daytona tutto nero (tipo DLC), che aveva visto al polso di un intenditore, uno tra i primi a possederlo, e quando, disilludendolo, rispondevamo che tale modello era frutto di menti da incantatori di serpenti, il tizio se la prendeva a male dandoci degli ignoranti e invitandoci a visitare i numerosi siti che lo proponevano in vendita. Ecco una chiara dimostrazione di quanto sia valido avere una delle capacità su nominate… Ma quanti, – è vero a loro rischio – dopo l’acquisto fanno fare trattamenti ad aziende specializzate sui loro preziosi e originali orologi trasformandoli in prodotti non più originali e disconosciuti dalle Case madri creando confusione sul mercato? Un numero consistente, a giudicare da notizie raccolte, tali da creare un movimento di affezionati seguaci. Nel caso dei “Black watch” sono stati creati nomi appropriati: il più gettonato è il Pro–Hunter replica e – udite udite – a “tiratura limitata” con numerazione stampigliata sul fondello e garanzia sul funzionamento (è il caso del GMT) come l’originale. Alcuni leggono bene che trattasi di falso, mentre altri lo credono un prodotto vero e attratti dal ben strutturato sito lo chiedono al concessionario ufficiale: potenza della buona comunicazione… Concludo con la solita raccomandazione: dopo l’acquisto lasciate in pace l’orologio così come lo avete desiderato, non è una vespa o una Harley Davidson, nate per essere “customizzate”.

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