Un nuovo marchio, con molta storia alle spalle

Un nuovo marchio, con molta storia alle spalle

È sempre un grande piacere quando nuovi imprenditori orologiai vengono a mostrarci le loro creazioni.

Questo mese ci è successo di conoscere Frank Spurrel, uno dei soci della Dent, azienda inglese non sconosciuta ai veri amanti dell’orologeria. Per tutti gli altri, in fondo a questo post potete fare un po’ di ripasso, con una breve sintesi della storia della Casa (costruttrice, tra l’altro, del famoso Big Ben).

La Dent è rimasta attiva dall’Ottocento fino a tempi recenti, ma con diverse fortune e diversa visibilità, che è andata scemando a partire dagli anni ’60 del 1900. Oggi i giovani imprenditori che hanno rilevato il marchio vogliono riportarla all’antico splendore. E hanno le idee molto chiare, a sentir parlare Frank Spurrel.

Ingaggiato un orologiaio progettista, i signori della Dent hanno già in cantiere i loro primi tre movimenti, che dovrebbero essere pronti per il prossimo anno. La Casa avrebbe aperto un atelier a Le Locle, in Svizzera, per le finiture e l’assemblaggio della sua nuova linea di orologi da polso e si presenta con una collezione dalla forte personalità. Per il momento i calibri sono degli adattamenti (con finiture personalizzate) di produzione ETA-Valjoux e Sellita, ma Spurrel si dice pronto a sostituirli a breve con meccanismi del tutto originali, sviluppati secondo criteri familiari all’antica orologeria britannica.

La linea di orologi da polso, presentata lo scorso settembre, è composta da due collezioni, la Parliament (orologi automatici e modelli Power Reserve) e la Ministry (cronografi e modelli Power Reserve), esclusivamente in oro bianco, rosa o platino. Lo stile è interessante e le finiture di quadranti e casse di buon livello. Ma i gusti sono gusti, e le opinioni sono benvenute.

I prezzi non sono proprio a buon mercato: si va dai 12.000 ai 37.000 euro, ma la consistenza delle casse raggiunge quasi i 100 grammi di oro massiccio nelle versioni più semplici.

Lo spirito imprenditoriale c’è, ora aspettiamo di vedere gli sviluppi di questa nuova avventura orologiera.

Un po’ di storia

La storia dell’azienda orologiera inglese Dent & Co. ha origini lontane: fondata nel 1814 da Edward John Dent, divenne subito nota per la fabbricazione di cronometri di precisione destinati alle spedizioni della Royal Navy, la marina militare delle forze armate britanniche, e ad alcuni tra i più intrepidi navigatori del periodo, come Charles Darwin che, a bordo della H.M.S. Bearle, già equipaggiata dal cronometro Dent N. 633, affrontò il famoso viaggio durante il quale maturò la sua rivoluzionaria teoria sull’evoluzione, in seguito pubblicata ne L’Origine delle Specie.

Il genio creativo del fondatore del marchio ottenne un importante riconoscimento ufficiale quando un cronometro che aveva inviato per il collaudo vinse il First Premium Award nei Greenwich Trials del 1829. Qualche anno più tardi, nel 1871, la Dent fabbrica lo Standard Clock dell’Osservatorio Reale di Greenwich, in grado di misurare il “Greenwich Mean Time”, comunemente noto come GMT, e utilizzato fino al 1946, prima di essere rimpiazzato da un orologio elettronico.

Ma è il Great Clock delle Houses of Parliament, meglio conosciuto come Big Ben, a dare lustro alla società britannica nel 1859 e ad imprimere il marchio Dent & Co. nella mente degli inglesi.

Oggi la società annuncia al mondo intero il completamento del più grande orologio attualmente in corso d’opera in Europa, pronto ad essere installato nel nuovo terminal dell’Eurostar alla stazione di St. Pancras, a Londra.

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