Urwerk EMC

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La base di un orologio di precisione è un movimento efficiente, affidabile e resistente che deve soddisfare criteri rigorosi, fra cui una tolleranza di accuratezza compresa tra -4 e +6 secondi in un arco di 24 ore e in ben 5 posizioni diverse. Una performance testata in laboratorio che è poi necessario riprodurre in condizioni estreme, ossia nella vita reale, al polso del proprietario. Le variazioni di temperatura, pressione atmosferica e ritmo di vita uniti a movimenti irregolari e agli urti sono tutti elementi che disturbano l’isocronismo di un segnatempo. Sviluppare un orologio meccanico in grado di essere regolato da chi lo indossa per ottenere migliori prestazioni cronometriche: ecco la sfida affrontata da EMC, il primo orologio meccanico di precisione la cui performance può essere controllata su richiesta e regolata dall’esterno. Solo 4 mesi fa, in occasione di Baselworld, il Salone dell’Orologeria più importante al mondo, URWERK ha svelato uno dei concept più ambiziosi e rivoluzionari del nostro tempo: EMC, Electro Mechanical Control, il primo movimento meccanico “intelligente” ovvero il primo orologio di precisione interamente meccanico che contiene un modulo di valutazione dei propri parametri. “L’idea dell’EMC risale a circa 6 anni fa e deriva direttamente dal mio lavoro all’établi” spiega Felix Baumgartner, maestro orologiaio e co-fondatore di URWERK. “Come tutti gli orologiai tengo sul mio banco un apparecchio di controllo che regola la mia opera, un Witschi. E’ un giudice imparziale e intransigente, che ‘ascolta’ il ritmo del bilanciere ed emette il suo verdetto sul grado di efficienza del movimento. Rappresenta il mio riferimento e il mio unico capo in laboratorio”. L’idea “folle” di integrare un simile strumento di misura, una sorta di “cervello”, in un orologio meccanico, è sembrata a URWERK la sfida estrema. “E’ sufficiente premere un pulsante su EMC per avere dati sicuri e precisi, finora accessibili solamente ai professionisti, grazie ai quali è possibile intervenire in tutta sicurezza su uno dei meccanismi più appassionanti ed esaltanti inventati dall’uomo: l’orologio meccanico.” continua Baumgartner. Il principio dell’EMC ha quindi un triplice obiettivo: mostrare l’influenza dei parametri esterni (attività, calore, pressione) sul meccanismo bilanciere-spirale; correggere queste irregolarità alla fonte; rendere possibile uno scambio, ovvero incoraggiare l’interattività tra l’orologio e il suo possessore. Con i quattro quadranti distinti l’EMC assume l’aspetto di un quadro comandi. L’enfasi è posta sul quadrante dei secondi posizionato a ore 2: uno degli elementi distintivi dell’EMC, il calibratore del suo buon funzionamento e della sua precisione. Alla sua sinistra – a ore 10 – viene visualizzata la performance dell’EMC espressa in secondi al giorno. Sotto – a ore 7 – l’indicatore di energia del “cervello” dell’EMC indica se la riserva di carica è sufficiente per una misurazione. Il “cervello” dell’EMC è alimentato, infatti, con carica manuale mediante la manovella integrata sul lato destro dell’orologio. L’indicatore tradizionale delle ore e dei minuti è posizionato a ore 5 e presenta una serie di lancette standard, prima assoluta per URWERK. Sul fondello dell’EMC il movimento di manifattura è visibile dietro il vetro zaffiro. Questo movimento di manifattura URWERK è stato ideato, sviluppato e realizzato nei laboratori URWERK. E’ stato calibrato a Ginevra e rispetta le norme di qualità più esigenti. Le sue prestazioni cronometriche sono state collaudate in 5 diverse posizioni nell’arco di 30 giorni per soddisfare i più alti standard previsti per un orologio di precisione pertanto le sue qualità intrinseche sono state ben dimostrate.

Scheda tecnica

Cassa

Materiali: Titanio e acciaio

Dimensioni: Larghezza: 43 mm, lunghezza: 51 mm, spessore: 15,8 mm

Cristallo: Vetro zaffiro

Impermeabilità: Pressione collaudata a 3 ATM

Finitura: Satinatura; microsabbiatura

Movimento

Calibro: UR-EMC; movimento di manifattura URWERK

Scappamento: Ad ancora svizzero

Bilanciere: ARCAP P40; bilanciere lineare collegato al sensore ottico

Frequenza: 28.800 a/o – 4Hz

Molla del bilanciere: Piatta

Carica: Due bariletti in verticale montati in serie

Riserva di carica: 80 ore

Sistema di carica: Carica manuale

Finitura: Côtes de Genève, decorazione spiraliforme sulla ruota del bariletto; microsabbiatura; teste delle viti con anglage

Computer

Generatore: Generatore Maxon® a carica manuale

Dispositivo di controllo: Sensore ottico collegato al bilanciere meccanico

Oscillatore a 16.000.000 Hz

Circuito elettronico

Indicatori Ore, minuti, secondi, indicatore delle prestazioni, indicatore della riserva di carica, vite di regolazione del movimento.

 

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