SIHH – Cartier e IWC

Cartier Calibre automatico
Cartier Calibre automatico

Concludiamo il nostro reportage dal SIHH con le novità Cartier e IWC, che hanno chiuso in bellezza la nostra visita al Salone Internazionale dell’Alta Orologeria.

Cartier ha presentato ben 16 nuove referenze, con 6 nuovi movimenti, 2 dei quali insigniti del Punzone di Ginevra: non male! La novità più importante è il nuovo orologio da uomo “Calibre de Cartier”, che si impone all’attenzione per il bel disegno della cassa e per un prezzo più che allettante, a partire da 4.980 euro per l’automatico in acciaio. Lo equipaggia il calibro 1904MC, evoluzione del movimento Jaeger-LeCoultre sviluppato qualche anno fa in esclusiva per Cartier ma interamente prodotto nella manifattura Richemont Valfleurier e assemblato nello stabilimento Cartier di La Chaux-de-Fonds. L’orologio ci piace, e molto, nonostante quel datario su tre cifre che continua a non convincerci su nessun modello: a voi il giudizio finale. Interessante anche la versione Chronocentral.

Cartier non si è concentrata solo sulla fascia base di prodotto, ma quest’anno ha voluto farsi valere anche nel campo delle complicazioni, tra cui brilla l’Astro Tourbillon. Inserito nella cassa del Rotonde, è caratterizzato da una costruzione originale in cui lo scappamento ruota sul quadrante dell’orologio esattamente in un minuto. Bellissima la resa estetica, oltre che tecnica.

Infine, il 2010 vede il primo calendario perpetuo firmato Cartier, inserito sul Rotonde Grande Complication, che mostra anche il classico tourbillon con la C.

Sul fronte dell’orologio-gioiello, il 2010 è l’anno del Captive, con una collezione declinata in tre misure, con diametri fino a 50 millimetri!

Passiamo a IWC, che quest’anno ha interamente rivisto la collezione Portoghese, forse il più famoso orologio della Casa di Sciaffusa, il quale tra l’altro compie 80 anni.

La novità più eclatante (che avevamo preannunciato) è il Portoghese Yacht Club. Per l’occasione la cassa del Portoghese è stata ridisegnata con linee ancor più fluide e un appeal sportivo-elegante. Interessanti le caratteristiche tecniche, a cominciare dai pulsanti azionabili sott’acqua fino alla pressione di 6 bar (circa 50 metri di profondità). Lo equipaggia il calibro IWC 89360 crono flyback con automatico Pellaton e i prezzi vanno da 9.800 euro per l’acciaio a 18.300 per l’oro rosso 5N.

Altra novità è un nuovo carica manuale, nella classica cassa del Portoghese, che va a rimpiazzare la versione Vintage lanciata in edizione limitata due anni fa e ormai esaurita, con calibro Jones 98295, proposto in acciaio a 6.500 euro. Sempre sulla cassa del Portoghese, la IWC ha presentato inoltre due tourbillon (Tourbillon Mystère e Tourbillon a carica manuale in edizione limitata), un calendario perpetuo con fasi lunari per emisfero nord e sud, un perpetuo con fasi lunari classiche e, infine, perfino un Grande Complication (cronografo sdoppiante con calendario perpetuo e ripetizione minuti, cal. 79091) da 172.000 euro. La gamma Portoghese, insomma, esce da questo SIHH completamente rinnovata.

Unica eccezione al Portoghese, in Casa IWC, è la proposta di un modello concept del Da Vinci, con la cassa tonneau realizzata ora in ceramica e titanio lucido grado 5: una scelta che rinnova completamente l’aspetto di questo orologio, donandogli un insospettato appeal sportivo.

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