Un evento inedito quello che si è svolto la sera di sabato 28 novembre a Cagliari, sotto i portici di via Roma, dove l’Antica Orologeria Candido Operti ha voluto presentare, in un unico contesto, due diverse espressioni della grande maestria artigianale italiana: l’alta gioielleria e la cioccolateria d’autore. Ma perché abbinare due mondi così lontani? “Perché la lontananza è solo apparente – ha spiegato Candido Operti – dal momento che entrambi sono manifestazioni della nostra creatività e hanno un unico filo conduttore: la capacità di lavorare la materia, di plasmarla e di unire magistralmente i vari componenti per dare forma a un oggetto squisito e prezioso. Sia che si tratti di un incantevole gioiello che di un prelibato cioccolatino d’autore, l’artefice di questo “miracolo” è sempre un abile artigiano che, con perizia e passione, trasforma l’idea in realtà tangibile… Poco importa se la sua creazione durerà pochi attimi o per sempre! Il suo bagaglio culturale è un know-how conquistato giorno dopo giorno, anno dopo anno, e costituisce un patrimonio di grande valore che merita di essere conosciuto, mantenuto vivo e tramandato”. L’esposizione di preziose creazioni di alta gioielleria, testimonianza di un lavoro che affonda le sue radici nella storia e nella cultura del nostro Paese, è stata accompagnata dalla presentazione di cioccolateria d’autore firmata T’a Milano, insieme a ricette, aneddoti e curiosità, mentre un maȋtre chocolatier si è esibito nella lavorazione del cioccolato e nella preparazione di prelibatezze. Il nome T’a deriva dalle iniziali di Tancredi e Alberto Alemagna, gli eredi di una tradizione nata un secolo fa e che ha segnato la storia del dolce italiano, i quali ripropongono l’arte di famiglia in chiave contemporanea seguendo le antiche e sapienti regole della lavorazione artigianale. Madrina della mostra, la bella e simpatica Giulia Arena, Miss Italia 2013, che nella serata di sabato ha indossato alcune splendide parure di gioielli, e tra gli ospiti di maggior riguardo, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda e Alberto Alemagna.
