La riserva di carica

È un’indicazione posta sul quadrante (a volte anche sul movimento, visibile dal fondello) che mostra lo stato di carica della molla all’interno del bariletto e quindi l’autonomia residua di un movimento meccanico. Utilizzata per sapere quando è necessario intervenire per ricaricare l’orologio, agendo sulla corona, è in genere segnalata da una lancetta che si muove su un arco di cerchio con le indicazioni del minimo e del massimo della carica (esiste anche la visualizzazione lineare che è però meno diffusa), ma non mancano esempi in cui le ore rimanenti, prima del completo esaurimento, sono indicate da numeri attraverso una finestrella. La meccanica per l’indicazione della riserva di carica può essere aggiunta a un normale movimento, predisponendo una serie di ruote dentate, collegate da una parte con il bariletto di carica e dall’altra con la lancetta dell’indicazione. Il treno di ingranaggi serve per demoltiplicare i gradi di rotazione del bariletto fino a mostrare sul quadrante, in un settore in genere inferiore ai 90°, l’intervallo da tutto scarico a carico e viceversa. Solitamente, si ritiene che questa complicazione sia utile negli orologi con movimento meccanico a carica manuale; in realtà, ha una sua ragion d’essere anche in quelli a carica automatica. Infatti, se è vero che in questo caso il segnatempo si ricarica automaticamente indossandolo, è anche vero che il dispositivo di ricarica automatica può non garantire un’autonomia sufficiente a un corretto funzionamento, soprattutto in caso di vita sedentaria da parte di chi lo indossa.

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