Swatch Group lascia Baselworld

Swatch Group ha deciso di lasciare Baselworld dal 2019. Una notizia clamorosa, visto che, dopo aver assistito alla defezione di diversi espositori, al termine dell’ultima edizione di Baselworld nella conferenza stampa di chiusura si confermava la presenza di tutti gli espositori presenti nel 2018 anche nel 2019. La notizia è stata diffusa da NZZ am Sonntag, l’edizione del fine settimana del quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung, al quale Nick Hayek ha dichiarato: “Non siamo qui per ammortizzare i costosi edifici di Herzog & de Meuron”. Facendo riferimento allo studio di architettura svizzero che ha progettato il complesso fieristico, ampliato nel 2013.
Nel comunicato ufficiale si legge: “Oggi tutto è diventato più trasparente, rapido e istantaneo. Di conseguenza, sono necessari un ritmo e un approccio diversi. Con i suoi 18 marchi di orologi, Swatch Group ha operato a lungo con successo seguendo questi criteri nella produzione, nella distribuzione e nel marketing. In questo nuovo contesto, le fiere annuali di orologi, così come sono oggi, non hanno più molto senso. Questo non significa che dovrebbero sparire. Ma è necessario che si reinventino, rispondendo in modo adeguato alla situazione attuale e dimostrando più dinamismo e creatività. Al momento, le fiere non lo fanno. Per tutti questi motivi, Swatch Group ha deciso che dal 2019 in poi, non sarà più presente a Baselworld”.
La perdita di Swatch Group rappresenta un duro colpo per il Salone, considerando il budget di circa 50 milioni di franchi svizzeri, speso dal Gruppo ogni anno. Nel 2018 i marchi presenti a Baselworld erano scesi a 650, con grandi defezioni da parte di gruppi come Festina e Movado e di marchi come Hermès e Eberhard & Co. Alle defezioni ha fatto seguito una “austerity” che si è tradotta in disagi per molti degli operatori presenti in fiera.
Per ora sembrano rimanere ancora saldi gli altri principali espositori, fra cui Patek Philippe, Rolex, Chopard e il gruppo Lvmh. Attendiamo le prossime evoluzioni.

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