Comprare online: il feedback (da L’Orologio 156)

Comprare online: il feedback (da L'Orologio 156)

In questa appendice web del nostro mensile, ci sembra d’obbligo riproporre alcuni argomenti, già trattati sulla nostra rivista, che sono direttamente correlati con la Rete.

Fra questi, il più recente riguarda il cosiddetto “feedback”.

Cos’è?

Il canale delle “aste online” è oggi uno dei più utilizzati per l’acquisto di modelli d’epoca e da collezione. Naturalmente quando parliamo di aste online ci riferiamo principalmente al colosso eBay, che grazie alle sue innegabili doti di funzionalità, capillarità e diffusione, è riuscito ad attrarre venditori e compratori da ogni parte del mondo. Proprio nell’intento di aiutare i nostri lettori ad utilizzare al meglio questo potente strumento, affrontiamo oggi un argomento troppo spesso sottovalutato ma di grossa importanza all’atto dell’acquisto o della vendita: il feedback del venditore.Il feedback è una valutazione composta da commenti e punteggi lasciati da altri utenti eBay con i quali il venditore ha effettuato delle transazioni. Si tratta di un sistema che consente di controllare la reputazione su eBay del venditore: infatti i commenti vengono inclusi, insieme al punteggio di feedback complessivo, nel suo profilo utente. Di conseguenza la fiducia nei confronti di un utente della community si basa principalmente sulle opinioni espresse dai precedenti acquirenti o venditori. Per ciascuna transazione solo l’acquirente e il venditore possono formulare un giudizio reciproco lasciando un commento di feedback che consiste in una valutazione positiva, negativa o neutra e in una breve nota di commento.

L’acquirente può inoltre valutare anche altri aspetti della transazione, come accuratezza della descrizione, comunicazione con il venditore, il tempo impiegato dal venditore per spedire l’oggetto. Queste valutazioni dettagliate però non vengono considerate per la definizione del punteggio di feedback. Naturalmente, lasciando commenti obiettivi su un determinato utente si offre agli altri membri della community l’opportunità di farsi un’idea precisa sulla correttezza dell’utente stesso, tanto più che il feedback lasciato viene inserito in modo permanente nel profilo del venditore. Ne consegue che il proprio punteggio di feedback sarà tanto più alto quanto maggiore sarà il numero di valutazioni positive conferite dagli altri utenti. In ogni caso, un utente può aumentare o diminuire il punteggio di un altro utente solo di 1 punto, indipendentemente dal numero di transazioni effettuate con quest’ultimo.

Fin qui tutto bene, ma con le dovute accortezze. Andando a studiare bene le contrattazioni concluse, ci potremmo infatti imbattere in feedback “costruiti” vendendo ad esempio “10 fantastici sfondi per desktop” a 1 centesimo di euro ciascuno, oppure vendite ed acquisti effettuati costantemente sempre dallo stesso gruppo di utenti, che così innalzano continuamente e reciprocamente i propri feedback. Tutto questo per creare un venditore teoricamente “sano”, dal quale un non troppo cauto acquirente potrebbe acquistare, e quindi pagare, anche un oggetto che poi si potrebbe rivelare non conforme a quello descritto. E allora i mesi passati a costruire un bel castello di carte potrebbero rivelarsi mirati a ottenere una duplice scomparsa: quella del castello, e quella dei soldi dell’acquirente stesso.

Chiunque abbia avuto esperienze dirette (positive o negative che siano) di quanto scritto, è il benvenuto per discuterne insieme…

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