Il Feedback

Approfittiamo del blog per anticipare il contenuto di una delle rubriche che compariranno sul prossimo numero, il 157, de L’Orologio. Lo facciamo perchè l’argomento che aveva scelto e trattato, è divenuto proprio in quersti giorni di grande attualità. Stiamo parlando del feedback, uno degli strumenti più interessanti ed importanti utilizzati dagli acquirenti delle aste on-line, proprio a partire dalla più celebre di tutte: e-bay.

Il feedback è una valutazione composta da commenti e punteggi lasciati da altri utenti eBay con i quali il venditore ha effettuato delle transazioni. Si tratta di un sistema che consente di controllare la reputazione su eBay del venditore: infatti i commenti vengono inclusi, insieme al punteggio di feedback complessivo, nel suo profilo utente. Di conseguenza la fiducia nei confronti di un utente della community si basa principalmente sulle opinioni espresse dai precedenti acquirenti o venditori.

L’acquirente può inoltre valutare anche altri aspetti della transazione, come accuratezza della descrizione, comunicazione con il venditore, il tempo impiegato dal venditore per spedire l’oggetto.. Naturalmente, lasciando commenti obiettivi su un determinato utente si offre agli altri membri della community l’opportunità di farsi un’idea precisa sulla correttezza dell’utente stesso, tanto più che il feedback lasciato viene inserito in modo permanente nel profilo del venditore. Ne consegue che il proprio punteggio di feedback sarà tanto più alto quanto maggiore sarà il numero di valutazioni positive conferite dagli altri utenti.

Fin qui tutto bene, ma con le dovute accortezze. Andando a studiare bene le contrattazioni concluse, ci potremmo infatti imbattere in feedback “costruiti” vendendo ad esempio “10 fantastici sfondi per desktop” a 1 centesimo di euro ciascuno, oppure vendite ed acquisti effettuati costantemente sempre dallo stesso gruppo di utenti, che così innalzano continuamente e reciprocamente i propri feedback. Tutto questo per creare un venditore teoricamente “sano”, dal quale un non troppo cauto acquirente potrebbe acquistare, e quindi pagare, anche un oggetto che poi si potrebbe rivelare non conforme a quello descritto. E allora i mesi passati a costruire un bel castello di carte potrebbero rivelarsi mirati a ottenere una duplice scomparsa: quella del castello, e quella dei soldi dell’acquirente stesso.

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