Un lungo tam tam

Se ne parla da un anno, eppure, alla notizia che il Patek Philippe Nautilus 5711 in acciaio esce di produzione c’è chi ha reagito con sgomento. Non sono bastate le raccomandazioni, le liste d’attesa, gli acquisti compulsivi di altri orologi per ingraziarsi i concessionari mentre si attendeva lui, il sacro graal degli sportivi di lusso. Alla fine, non tutti quelli che pensavano di “meritarselo” sono riusciti a comprarne uno. Da allacciare al polso, come sarebbe logico, o da rivendere a caro prezzo.

Si pensi che all’asta Phillips dello scorso 20 luglio una Ref. 5711/1A-010 del 2016, ancora nella sua scatola sigillata, è stata aggiudicata a 600.000 HK$ (circa 64.0000 euro), oltre il doppio del prezzo di listino.

Fa tristezza vedere sul catalogo dell’asta l’orologio ancora nella sua scatolina di plastica e cartone sigillata, così come esce dalla fabbrica. Perché ciò di cui siamo testimoni non è collezionismo, ma una pura – e piccola – speculazione.

Il collezionismo è mosso dal desiderio, dalla febbre di possedere l’oggetto introvabile. Quello che si sfoggia negli ambienti giusti per affermare, come nella pubblicità dello shampoo: “Perché io valgo”.

Nel 1984 uscirono due Ferrari storiche: la Testarossa e la nuova 288 GTO. Quest’ultima aveva una produzione esclusiva, tanto che ne furono costruiti in totale solo 272 esemplari, ed era venduta all’epoca a circa 200 milioni di lire. Per la Testarossa ne “bastavano” 170. Nell’84 ero bambina e non saprei proprio dire perché ricordi questo buffo aneddoto, raccontato una sera da mio padre ridendo a crepapelle. Un suo conoscente si era recato a Maranello per acquistare una GTO, ma gliela rifiutarono proprio perché non era ancora un cliente Ferrari. Allora lui, “elegantemente”, indica una Testarossa, chiede il prezzo e la compra: “Ora sono cliente. Vorrei acquistare una GTO”.

Un’ultima curiosità. La notizia della definitiva uscita di catalogo del 5711 è stata in realtà un’indiscrezione, poi confermata da Patek Philippe. L’immagine pubblicata sui social altro non è che lo screenshot della comunicazione inviata dalla Casa ai suoi concessionari. 

 

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