Tecnicamente il vincitore

Watches and Wonders si è chiusa e L’Orologio sta per andare in edicola (lo trovate da lunedì) con in copertina l’orologio più affascinante di questa settimana.

Ci abbiamo messo un po’ per decidere che era proprio lui il nostro preferito, perché a caldo è difficile rispondere alla classica domanda da fine fiera: “Qual è l’orologio più bello che hai visto?”. Con le tante immagini che si affastellano nella testa, si ha difficoltà a selezionare. Allora la mente cerca di organizzare le informazioni per temi.

Quest’anno, ad esempio, si è osservata molta sperimentazione sui metalli preziosi. Nuove leghe d’oro, alla ricerca di colori e riflessi particolari, e persino l’argento, impiegato da Tudor per uno degli orologi esteticamente meglio riusciti della sua fascia, hanno messo in ombra altre sperimentazioni.

La sostenibilità è un altro tema di primo piano nel 2021. Lo cavalcano in molti, chi con continuità, chi con exploit da prima pagina. Come Panerai, che ha realizzato un pezzo unico in materiali che al 98,6% (in peso) provengono da elementi di riciclo. Un talking piece che introduce tre modelli Luminor Marina in una lega di acciaio riciclato battezzata eSteel.

Dai materiali dei cinturini a quelli delle casse, l’eco-sostenibilità si allarga così all’orologeria di alta gamma, un settore in cui, se è vero che il volume di materiale impiegato non impatta in maniera eccessiva l’ambiente, è anche vero che i prodotti devono trasmettere sensazioni positive, che accrescano il nostro sentirci bene con noi stessi. Uno stato d’animo che in questo periodo è messo a dura prova.

È stato un Watches and Wonders di anniversari importanti e l’orologio festeggiato con più clamore è certamente il Reverso. Che senza aspettare di fare il giro di boa dei 100, celebra i 90 anni con un pezzo pluricomplicato pensato per suscitare stupore (e ci riesce). Oltretutto con diversi nuovi meccanismi brevettati, che ci portano al mio argomento preferito: l’innovazione tecnica. Di questa ce ne è stata poca, a dire la verità, ma ce ne è stata. A una futura analisi, probabilmente scoprirò che in realtà era più di quella che mi è sembrata a oggi. 

 Dody Giussani

 

it_IT