Passato e futuro

Ad oggi, nel 2021 si è vista una crescente proposta di orologi con bracciale in acciaio. Seguendo questo trend, iniziato lo scorso anno, tornano in collezione orologi degli anni ’70 e ’80 caratterizzati dall’allestimento tutto acciaio fin dalle origini.

Si va dal mitico Pasha di Cartier disegnato da Gérald Genta al Riviera di Baume & Mercier, allo Zenith Chronomaster Sport, che riprende in parte le caratteristiche di un modello vintage della Casa. Si distingue il Super Chronomat di Breitling, che riporta in auge il modulo al quarzo per il secondo fuso orario integrato nel bracciale. Lasciando le riedizioni, si passa al Bulgari Octo Finissimo S, lanciato a inizio 2020, e al Big Pilot di IWC, equipaggiato per la prima volta da un bracciale, appunto, nello stesso metallo della cassa. Acciaio e new vintage, quindi, per contrastare la crisi.

Acciaio, perché accessibile. Richiami al vintage, invece, per due motivi ben precisi: rassicurare il pubblico con linee già conosciute e puntare l’attenzione sul mercato del secondo polso, sempre più in volata di questi tempi. Le Case da una parte sono alla ricerca di notorietà nel mondo delle aste, dall’altra mettono sempre più un piede nel commercio dei modelli d’epoca, cercando di togliere spazio ai mercanti specializzati. Con un po’ di difficolta, ma con convinzione.

Del resto, l’obiettivo dei brand, di prendere sempre più il posto degli intermediari in tutti i settori del mercato, è già evidente da tempo. Adesso si mormora che nei prossimi 2 anni Richemont progetti di ampliare da 15 a 100 punti vendita, nel mondo, la sua catena mutibrand TimeVallée, già in Cina, Corea e Spagna: “Un innovativo concetto di boutique multimarca offerto a tutti i brand di orologi di lusso e gestito da partner esterni indipendenti. Le boutique TimeVallée introducono i migliori orologi sia nei mercati emergenti che in quelli maturi, attraverso una store experience che va oltre le tradizionali norme di vendita al dettaglio”. Per i modelli si guarda al passato, quindi, mentre per la distribuzione si punta incontestabilmente al futuro. Il futuro di un mercato sempre più controllato – direttamente – dalle Case orologiere?

Dody Giussani

 

it_IT