Patek Philippe – Gli “ultimi” Nautilus

Tutte le cose belle devono finire e dopo 45 anni anche uno dei modelli più desiderati della storia dell’orologeria, il Nautilus solotempo, nel 2021 esce di produzione. La notizia a inizio anno ha creato scompiglio a dir poco, portando le quotazioni dell’orologio a livelli parossistici e la versione successiva ha spiazzato ulteriormente i collezionisti, per la scelta di un inedito verde oliva per il quadrante. Prodotto in quantità limitatissime, il “green” ha superato in asta perfino il classico 5711 con quadrante blu sfumato, con la clamorosa aggiudicazione a oltre 400.000 euro da Antiquorum a luglio. A fine anno, poi, arriva la sorpresa dell’edizione limitata per Tiffany, con un criticatissimo od osannatissimo quadrante “Tiffany blue”. Si è parlato fin troppo di questi exploit, che sembrano rimandare l’uscita di scena del 5711/1A. E pensare che sempre dello stesso orologio si tratta: calibro di manifattura 26-330 S C a carica automatica, (in uso sul 5711 dal 2019), cassa da 40 mm e impermeabilità fino a 120 metri. L’unica differenza fra il verde e il precedente è nel font del datario e nella cornice argentata del datario stesso a ore 3. Ma il 2021 ha visto il lancio di un’altra referenza del Nautilus, la 5990/1R-001, Travel Time Chronograph in oro rosa. Oltre alla funzione flyback, offre la lettura di un secondo fuso orario e l’indicazione giorno/notte per entrambi i fusi. Il quadrante di un blu intenso è dominato dal datario a lancetta nella parte superiore e dal contatore dei minuti crono in basso, mentre ai lati sono posizionate le finestrelle giorno/notte, sormontate dalle scritte “local” e “home”. Si affianca alla versione in acciaio, completando l’offerta con un materiale prezioso sempre molto richiesto nel segmento dell’alta orologeria. Crediamo che in questo caso nessuno criticherà il bellissimo quadrante blu soleil.

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