Mido Multifort Patrimony Chronograph: cronografo di ispirazione vintage

Nello sviluppo dei cronografi da polso negli anni ’30/’40, modelli come il Multichrono e il Multicenterchrono di Mido hanno avuto una parte importante. Il Multichrono del 1937 era un cronografo bi-compax, con le caratteristiche scale presenti sul quadrante in grado di eseguire i calcoli più svariati, che si affermava per essere il primo crono impermeabile. Tra le sue caratteristiche, definite qualche anno prima dalla linea Multifort, c’era anche il fatto di essere  antimagnetico e, altro elemento all’avanguardia per quegli anni, il bilanciere era protetto dagli urti grazie a un particolare dispositivo a molla. A partire dal 1941 Mido avviava poi la produzione del Multicenterchrono, che indicava tempi intermedi non con i classici sottoquadranti bensì con due lancette centrali. Anche in questo caso il quadrante poteva presentare le diverse scale: pulsometrica, tachimetrica e telemetrica.

Sono questi i modelli di riferimento del Multifort Patrimony Chronograph di nuova generazione, che miscela elementi retrò ed estetica contemporanea. La cassa in acciaio da 42 mm, è ben bilanciata da una lunetta sottile e dalle anse affusolate e presenta pulsanti a pompa e un vetro zaffiro “glassbox”. Il quadrante, che riprende il layout a due contatori del Multichrono del ’37, è ampio e leggibile e la scala tachimetrica corre sottile sul rehaut.

Se i cronografi storici montavano un movimento Lemania, il Multifort Patrimony adotta un meccanica contemporanea: il calibro 60 a carica automatica, basato sull’ETA A05.H31 esclusivo Swatch Group, a sua volta un riadattamento del Valjoux 7753, con il valore aggiunto di una riserva di carica potenziata fino a 60 ore.

Il nuovo cronografo rappresenta un perfetto connubio tra estetica vintage e meccanica interessante e affidabile, a un prezzo accessibile e concorrenziale: una bella evoluzione di uno storico lignaggio di design e di funzionalità che merita di essere riportato in auge.

Prezzo: 1.850 euro.

 

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