A soli pochi mesi dall’ultimo record mondiale per l’orologio meccanico ultrapiatto, il Bulgari Octo Finissimo Ultra con 1,8 mm di spessore, arriva un nuovo primato. Se lo aggiudica Richard Mille, che sbaraglia la concorrenza con il primo modello nato dalla partnership con Ferrari. Il nuovo limite dell’orologeria ultrasottile diventa 1,75 mm: lo spessore totale dell’RM UP-01 Ferrari, con un movimento di appena 1,18 mm. A fronte però di dimensioni non proprio contenute: 41,45 x 28,85 mm.
A differenza di Bulgari e Piaget (precedente primato), che hanno fuso insieme cassa e movimenti, Richard Mille è riuscita a mantenere un’architettura tradizionale assemblando l’intero calibro fra ponti e platina tradizionale (invece che in una costruzione in cui il fondello ha anche la funzione di platina). La maggior parte dei componenti del calibro manuale, realizzato in collaborazione con Audemars Piguet Le Locle, con ore, minuti e selettore di funzione della corona e resistente ad accelerazioni di oltre 5.000 g, sono distribuiti su una superficie molto ampia e non sovrapposti. Per un funzionamento ottimale del treno degli ingranaggi, la platina e i ponti scheletrati sono realizzati in titanio grado 5, che garantisce una perfetta planarità senza comprometterne la robustezza.
Parte di questo sviluppo ha comportato anche la progettazione di un nuovo scappamento ultrapiatto brevettato, con bilanciere a spirale libera e inerzia variabile in titanio. Per ridurre lo spessore, sono stati eliminati disco di sicurezza e dardo, le due parti che “controllano” il movimento dell’ancora durante la fase libera del moto del bilanciere, sostituendoli con l’allungamento della forcella e nuove corna.
L’ampio design dell’orologio gli consente di rimanere così piatto, estendendosi su una cassa di forma rettangolare arrotondata di 51 mm x 39 mm in titanio, con un’impermeabilità fino a 10 metri. I due vetri zaffiro, uno posto sull’indicazione dell’ora (al centro della metà superiore della cassa), l’altro posizionato sopra il bilanciere per mostrare il funzionamento del movimento, sono stati spesso appena due decimi di millimetro, con un diametro calcolato per garantirne la resistenza durante le fasi di collaudo. Non manca l’iconico Cavallino Rampante Ferrari inciso al laser.
In una soluzione salvaspazio, è stato anche necessario ripensare il meccanismo di ricarica e rimessa all’ora ed eliminare l’albero di carica. Di conseguenza, le due corone (una per la scelta della funzione di ricarica o rimessa all’ora, l’altra per l’utilizzo della funzione selezionata) sono integrate orizzontalmente nello spessore della cassa.
È un vero e proprio esercizio di ingegneria orologiera in un volume al limite dell’impossibile, nel linguaggio stilistico di Richard Mille, realizzato in soli 150 esemplari. Risultato di dozzine di prototipi e oltre 6.000 ore di sviluppo e prove di laboratorio.
