Il mitico Buzz Aldrin

21 luglio 2969, l’uomo e l’Omega Speedmaster sbarcavano sulla Luna. Perché la conquista dello spazio ci affascina ancora?

Buzz Aldrin

“Che ne è stato di te, Buzz Aldrin?” è il titolo di un romanzo di Johan Harstad che celebra l’invisibilità dei secondi. Harstad forse non conosceva bene Buzz Aldrin, perché in lui non c’è mai stato nulla di invisibile. Ricordo Gina Lollobrigida, tempo fa, che ricordava un episodio con protagonista Aldrin, per tutti il secondo uomo a mettere piede sulla Luna, ma con al polso il primo Omega Speedmaster che sia mai stato sul nostro satellite, guadagnandosi il nome di Moonwatch.

Buzz Aldrin

La Lollo raccontava una vicenda significativa. I due, che erano amici, una sera entrarono insieme nella hall di un grande hotel di Los Angeles (potrei sbagliarmi sulla città, ma poco importa) e il receptionist, riconoscendo la star del cinema, la salutò calorosamente. Buzz Aldrin si offese a morte e quasi si infuriò, perché l’ignaro impiegato dell’albergo aveva riconosciuto Gina Lollobrigida e non lui, come si sarebbe aspettato: tanta era la fama dell’equipaggio dell’Apollo 11 dopo la missione lunare. Erano degli eroi, la prova vivente dalla grandezza dell’America e del sogno di John F. Kennedy: vincere la corsa allo spazio contro l’URSS.

Buzz Aldrin

Oggi lo studio dello spazio si è spostato oltre l’esplorazione nuda e cruda, ma il sogno di toccare con mano oggetti celesti distanti dalla Terra sopravvive. Quando ho incontrato Aldrin alla fiera di Basilea, circa 15 anni fa (facendo un sit-in nello stand Omega finché non me lo hanno presentato), con entusiasmo mi disse che si stava dedicando al prossimo obiettivo: portare l’uomo su Marte. Progetto a cui sta lavorando ancora oggi.

Omega Speedmaster Moonwatch

Il fatto che Omega scelga il 21 luglio 2022, 53° anniversario dell’allunaggio, per omaggiare ancora una volta Aldrin, mi emoziona. Lui, che fra l’altro ha dato il nome al divertente Buzz Lightyear di Toy Story, è stato fra i grandi protagonisti di un mondo che non esiste più, i cui eroi duravano più di una stagione. Non a caso il successo dello Speedmaster da quel 1969 non subisce scossoni: sarà per questo?

Omega Speedmaster Moonwatch

 

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