Quando venne presentato fu quasi una rivoluzione per una Casa che ha sempre fatto della sobrietà una bandiera. Ora, a 45 anni dal suo lancio (nel 1977), il Vacheron Constantin 222, opera del designer Jorg Hysek, torna sul mercato in un momento in cui gli orologi con bracciale integrato stanno vivendo un grande successo. E il 222 ha avuto un ruolo fondamentale per la definizione di questo filone, a cavallo tra gli anni ’70 e ’80. La referenza che lo ha reso celebre è senz’altro quella soprannominata “Jumbo”, in oro giallo, da 37 mm.
È proprio il Jumbo a essere riproposto oggi nella collezione Historiques in una veste praticamente identica dal punto di vista estetico, ma con un calibro tutto nuovo e la giusta dose di aggiornamenti tecnici. La cassa tonneau in oro è interamente spazzolata a parte gli spigoli lucidati in corrispondenza delle anse. La lunetta, il tratto più riconoscibile dell’orologio, è scandita da 24 scanalature che sulla prima versione fungevano anche da tacche per poterla svitare.
La soluzione scelta nel 1977, infatti, era basata su una cassa monoblocco, con fondello fisso e accesso solo dal lato superiore. La lunetta era così l’unico punto di accesso dell’orologio con il vantaggio di garantire l’impermeabilità a 12 atmosfere e di mantenere lo spessore entro i 7 mm. La versione attuale adotta un fondello trasparente che porta lo spessore a 7,95 mm e limita l’impermeabilità a 5 atmosfere (ma è anche lecito domandarsi chi potrebbe pensare realisticamente di immergersi con un orologio di questo tipo al polso).
La scelta dell’oro per la prima riedizione del 222 era quasi doverosa, ma le numerose referenze realizzate in passato, in misure e materiali diversi, potrebbero essere lo spunto per nuove versioni che un mercato sempre più orientato verso lo stile anni ’70 non potrà che apprezzare. Il nuovo calibro 2455/2 pulsa a 28.800 alternanze/ora (invece delle 19.800 della prima versione) e garantisce 40 ore di riserva di carica.
Prezzo: 79.500 euro.