Nella storia dello sviluppo dei cronografi da polso a Longines va il merito di aver introdotto, nel 1936, la funzione flyback (o “ritorno in volo”). Nata per esigenze aeronautiche per cronometrare le diverse fasi di volo, permette, una volta che il cronografo è già in movimento, la misurazione di più intervalli posti in successione continua, grazie alla pressione e al rilascio di un solo pulsante, invece di dover svolgere in rapida successione la sequenza arresto-azzeramento-avvio. Il brevetto, depositato da Longines il 12 giugno 1935, fu concesso il 16 giugno 1936.
D’altronde, la storia della marca ha accompagnato lo sviluppo dell’aviazione civile e militare per tutta la prima metà del XX secolo e può vantare una lunga lista di aviatori ed esploratori, che per i loro avventurosi viaggi si sono affidati ai suoi segnatempo.
Come Richard Byrd che negli anni ’20, con l’ausilio di strumenti Longines, fu il primo uomo ad aver sorvolato il Polo Sud. Ed è con la collezione Spirit che ai giorni nostri la marca propone degli orologi strumento che rendono omaggio a questo spirito pionieristico. Collezione che ora si arricchisce proprio di una versione con funzione flyback, per dare nuovo lustro al suo grande passato e a uno dei suoi primati.
Ovviamente lo Spirit Flyback è figlio del nuovo millennio e introduce una meccanica di ultima generazione: il calibro automatico L791.4 con ruota a colonne e spirale in silicio, resistente ai campi magnetici, con riserva di carica di 68 ore e certificato cronometro Cosc, visibile dal lato fondello.
Con cassa in acciaio da 42 mm, corredata di lunetta bidirezionale con inserto in ceramica colorata, è disponibile con quadrante nero o blu soleil. L’ottima leggibilità è data da indici e lancette dalla tonalità bronzo con SuperLuminova.
Il sistema di intercambiabilità permette l’opzione di scelta tra un bracciale in acciaio o un cinturino in tessuto blu o in pelle marrone, ma è disponibile anche un cinturino Nato di colore beige.
Prezzi: da 4.850 a 5.000 euro.