Rolex negli abissi

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Proprio oggi, il celebre regista e “Explorer-in-Residence” della National Geographic Society James Cameron si è calato nella Fossa della Marianne, spingendosi ad una profondità mai raggiunta in solitario, a bordo di un sommergibile appositamente progettato. L’immersione di Cameron, che ha raggiunto il “Challenger Deep”, ovvero il punto più profondo dell’oceano scendendo a 35,756 piedi (6.77 miglia/1089 km) in un sottomarino appositamente progettato, segna il lancio del DEEPSEA CHALLENGE, un progetto scientifico che unisce Cameron, la National Geographic Society e Rolex nell’obiettivo di condurre esplorazioni e ricerche negli abissi oceanici per ampliare la conoscenza e la comprensione umana di queste parti del pianeta in gran parte sconosciute. Il viaggio del DEEPSEA CHALLENGE è durato 2 ore e 36 minuti. Cameron è riemerso alle ore 12.00 (ora locale). Il sommergibile, risultato di più di 7 anni di sforzi di progettazione, è rimasto sul fondo per circa 3 ore durante le quali Cameron ha potuto raccogliere materiale fotografico e video della Fossa delle Marianne, oltre che campioni per ricerche di biologia marina, microbiologia, astrobiologia, geologia marina e geofisica. Il Challenger Deep è stato raggiunto solamente una volta con una spedizione umana, il 23 gennaio 1960, dal Luogotenente della marina militare americana Don Walsh e dall’oceanografo svizzero Jacques Piccard nel batiscafo Trieste. Nel 1960, un orologio sperimentale Rolex Deepsea Special venne fissato allo scafo del Trieste e riemerse in condizioni perfette di funzionamento dopo aver sopportato l’immensa pressione esercitata a 6,78 miglia (quasi 11 km) sotto la superficie del mare. Il sottomarino DEEPSEA CHALLENGER porterà un nuovo orologio da polso sperimentale, il Rolex Deepsea Challenge, fissato al braccio manipolatore, rinnovando l’innovativa sfida ingegneristica che la Casa svizzera colse 52 anni fa con il Trieste. “La nostra affinità con gli abissi si estende anche ad azioni di sostegno attivo e costante a favore di rinomati ricercatori marini, a sostegno dell’eccellenza e dell’innovazione nell’avanzamento della conoscenza umana”, ha dichiarato Gian Riccardo Marini, Direttore Generale di Rolex SA. “Sono convinto che James Cameron ci stia conducendo alla soglia di un revival delle esplorazioni marine rimandato per molto tempo. Siamo orgogliosi di avere un così appassionato ammiratore di lunga data di Rolex, e di tornare nel Challenger Deep in questa impresa storica che aiuterà a svelare i segreti delle maggiori profondità oceaniche”.

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