Sento sempre più appassionati confessare di non indossare i propri orologi, ma di conservarli gelosamente in cassetta di sicurezza. Fatto salvo che alcuni pezzi non si possono sfoggiare ogni giorno, mi chiedo perché privarsi del piacere di allacciare al polso un orologio che abbiamo scelto, ci è piaciuto e, infine, abbiamo acquistato. La cosa sconcertante è che queste stesse persone si professano “appassionate”. Mi domando: non sarebbe più corretto definirsi “investitori”?
Il senso di custodire in banca i propri preziosi è ovvio. Ma, periodicamente, è bello portarne uno a casa e usarlo. A meno che non si sia acquistato solo in vista di una (notevole) rivalutazione.
Non si può certo mettere in dubbio la buona fede di una persona che si presenta dicendo di essere un appassionato di orologeria. E, in effetti, c’è stato chi ha rivelato di andare regolarmente in banca per gioire della vista della propria collezione e ricaricare gli amati orologi. Una confessione da nerd, ma comprensibile parlando di passione.
Ultimamente, l’orologeria ha attirato l’attenzione di un pubblico molto ampio, complice l’altissima e immediata rivalutazione di orologi che sono diventati praticamente introvabili. Inevitabilmente, anche furti e scippi sono aumentati e, di conseguenza, la paura. Paura che, sebbene giustificata, non può impedirci di usare i nostri amati orologi. Almeno in quelle occasioni più sicure, negli ambienti dove possiamo escludere di essere aggrediti e vederci strappato dal polso il modello più prezioso della nostra collezione.
E voi, indossate i vostri orologi o li tenete perennemente in cassetta?