Time Concept sponsorizza il restauro di un Globo del ‘500

Time Concept sponsorizza il restauro di un Globo del '500

Contribuire a riportare a far funzionare un rarissimo Globo celeste e terrestre meccanico della prima metà del 1500 è sicuramente stata una bella soddisfazione per la Time Concept, distributore unico per l’Italia dei marchi Custos e Backes Strauss. Stiamo parlando di uno strumento conservato a Venezia che faceva parte della ricca e sorprendente raccolta che Teodoro Correr ha lasciato a questa città nel 1830. Si tratta di una complessa struttura in lega metallica che assomma un globo celeste e uno terreste e che permetteva di conoscere l’ora, il giorno, il mese e la posizione del Sole nello Zodiaco. Il congegno è ancora concepito secondo il pensiero del sistema tolemaico: al centro si colloca la Terra immota, attorno alla quale ruota la rappresentazione a fine traforo delle quarantotto costellazioni celesti conosciute nell’antichità – ventitré nell’emisfero boreale, dodici lungo la fascia dello Zodiaco e tredici nell’emisfero australe – azionate da un movimento d’orologeria caricabile dall’esterno con una chiave tuttora esistente.

Il Globo si potrà ammirare fino al 30 agosto all’interno della mostra “Galileo. Immagini dell’universo dall’antichità al telescopio”, presso Palazzo Strozzi a Firenze. L’esposizione, che rievoca la millenaria storia dell’astronomia per celebrare i 400 anni delle rivoluzionarie scoperte di Galileo, presenta 250 capolavori provenienti dai maggiori musei del mondo: dipinti e disegni, strumenti scientifici di eccezionale bellezza e ingegnosità, atlanti celesti, reperti archeologici, inediti affreschi pompeiani, sculture, codici miniati, straordinari modelli cosmologici funzionanti realizzati per la circostanza. All’interno di questo affascinante viaggio nel tempo e nello spazio, l’esemplare di Globo cinquecentesco della collezione Correr, restaurato grazie alla collaborazione di Time Concept, rappresenta uno dei più raffinati e preziosi esempi di produzione globografica fino a tutto il XVII secolo. A mostra finita l’orologio sarà esposto al Museo Correr assieme ad altri strumenti scientifici appartenenti alla collezione.

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