La Hong Kong Watch & Clock Fair, la più grande fiera asiatica del settore, si è svolta dal 3 al 7 settembre scorsi, con oltre 700 espositori provenienti dalla Cina e da altri 14 diversi Paesi nel mondo.
Numeri importanti per la 43esima edizione della Hong Kong Watch & Clock Fair, la fiera che si svolge ogni anno a Hong Kong dedicata al mondo dell’orologeria, e che ha visto la partecipazione di circa 17.000 visitatori/acquirenti. “La Hong Kong Watch & Clock Fair e il Salon de Time – ha dichiarato Sophia Chong, vicedirettore esecutivo di HKTDC (acronimo dell’Hong Kong Trade Development Council) – hanno riunito più di 700 espositori provenienti da 15 paesi e regioni. Oltre ad accogliere acquirenti internazionali, il Salon de Time di quest’anno per la prima volta è stato completamente aperto al pubblico, fornendo una piattaforma di approvvigionamento unica e creando nuove opportunità di business.
Gli espositori hanno potuto conoscere immediatamente le preferenze dei clienti, il che contribuirà a rafforzare la progettazione, la ricerca e lo sviluppo dei prodotti, migliorando la competitività in futuro”. Gli acquirenti globali provenienti da fuori Hong Kong sono arrivati principalmente dalla Cina continentale, Taiwan, India, Indonesia, Giappone, Malesia, Filippine, Singapore e Tailandia.
In fiera erano presenti padiglioni provenienti da Guangdong, Guangzhou, Taiwan, oltre alla Corea del Sud, tornata dopo la pandemia. Ma anche nuovi espositori provenienti da Belgio e Danimarca, nonché marchi greci, turchi e britannici. Nello spazio denominato World Brand Piazza del Salon de Time quest’anno erano presenti orologi in edizione limitata di dieci importanti marchi: Baume & Mercier, Bovet, Corum, Custos, DeWitt, Franck Muller, Kerbedanz, Montblanc, Parmigiani Fleurier e Sarcar. Nelle altre aree espositive del Salon de Time erano presenti diversi stand di Paesi europei, come Francia, Svizzera, Germania e Italia, a sottolineare l’importanza di Hong Kong come centro commerciale di orologi.
Hong Kong Watch & Clock Fair: le previsioni per il 2025 degli operatori
L’HKTDC ha condotto un sondaggio in fiera, intervistando circa 900 espositori e acquirenti.
Dall’indagine è emerso che il 42% degli intervistati si aspetta che le vendite complessive crescano nei prossimi 12-24 mesi, mentre il 47% pensa che rimarranno invariate. Giappone, Taiwan, Australia e Isole del Pacifico e Corea del Sud sono considerati i Paesi che offrono le migliori prospettive di crescita nei prossimi due anni tra i mercati tradizionali. Mentre ASEAN (l’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico), Medio Oriente e India sono considerati quelli che offrono le prospettive di crescita più promettenti nei prossimi due anni tra i mercati emergenti. Sempre da queste interviste è emerso che molti ritengono che in futuro gli smartwatch diventeranno la categoria di orologi più popolare. Tuttavia, partecipando ad alcuni forum durante la fiera relativi alle tendenze del mercato, gli operatori del settore hanno espresso fiducia per lo sviluppo dei segnatempo di fascia medio-alta, con un possibile ritorno alle linee vintage dal punto di vista del design.
Un’altra novità dell’edizione di quest’anno è stata l’etichetta Green Solutions Suppliers. “Negli ultimi anni, – spiegano gli organizzatori della fiera – sempre più produttori di orologi hanno utilizzato materiali sostenibili per realizzare orologi e cinturini. Nel contesto della tendenza alla sostenibilità, quest’anno abbiamo introdotto l’etichetta Green Solutions Suppliers per rendere più semplice l’approvvigionamento per gli acquirenti. Queste soluzioni sono state utilizzate da 30 espositori”.
“Questa etichetta – racconta Amy Chow, vicepresidente di Gordon C & Co Ltd., azienda produttrice di orologi con sede a Hong Kong – ha contribuito ad attrarre acquirenti al nostro stand. Che provenivano in particolare del Medio Oriente e del Sud-est asiatico, molto interessati ai nostri orologi ecologici. L’atmosfera lavorativa è stata buona quest’anno e ci aspettiamo che i nuovi ordini aumenteranno del 10-20% rispetto all’anno scorso specialmente per orologi rispettosi dell’ambiente”.
Le opinioni di alcuni operatori presenti in Fiera
Anche quest’anno, poi, sono stati premiati i vincitori dei concorsi di design.
Nello stand dell’italiana Gagà Milano le impressioni sono buone. “Siamo qui per il secondo anno – ci dicono i responsabili dell’azienda – e siamo abbastanza soddisfatti. Esportiamo per l’80% in Asia, e questa è la fiera giusta, specialmente dopo che non c’è più Basilea, dove siamo stati per 10 anni. Qui abbiamo avuto contatti interessanti con operatori di Australia, Russia, India”. Soddisfatto anche Amarildo Pilo, di Pilo & Co. SA, azienda svizzera: “Vengo qui dal 2015 e prima della pandemia esportavo per l’85% in Cina. Hong Kong è la piattaforma ideale in Asia. È una fiera importante per la visibilità internazionale”.
Infine, il concorso internazionale di design, arrivato alla 41esima edizione, ha premiato al primo posto The time for flowers, disegnato da Cheng Pui Ling. Il quadrante dell’orologio è ricoperto di quadrifogli e farfalle in smalto. Mentre la lancetta si muove, ogni quadrifoglio vicino all’indicatore delle ore si apre uno ad uno. Secondo classificato Odissey, disegnato da Inspo Watches Company Limited. Il vincitore dell’Open Group di quest’anno, invece, è stato Vertical 6.0, progettato da Wong Ting Bong, un orologio ispirato alle auto da corsa.
