“L’architettura va ben oltre la semplice progettazione di un oggetto funzionale: un edificio è uno spazio vitale e influenza direttamente il modo in cui le persone vivono o lavorano”. È così, con questa idea e una visione olistica del costruire, che l’architetto Christoph Grainger-Herr, ceo di IWC Schaffhausen, qualche anno fa ha guidato la progettazione del Manufakturzentrum, l’ampio e luminoso immobile alla periferia di Schaffhausen dove la Maison riunisce la produzione di componenti, movimenti di manifattura e casse. Realizzata in poco tempo, con lavori di soli 21 mesi e il coinvolgimento di circa 80 imprese di costruzione, la sede dichiara il suo carattere fin dall’esterno e, come conferma l’amministratore delegato, rispecchia fedelmente l’azienda. “Prima di tutto l’edificio doveva offrire condizioni ottimali per la produzione e per i nostri dipendenti e molto importante era anche poter fornire un’esperienza unica ai visitatori”, spiega Christoph Grainger-Herr. “Però non volevamo solo costruire una manifattura funzionale, bensì un edificio ad alto valore estetico che esprimesse in modo adeguato anche lo spirito del nostro marchio”. Da qui l’idea di prendere ispirazione dai padiglioni espositivi modernisti – “quel mix di galleria, atelier e fiera ingegneristica mi è sembrato lo spazio architettonico ideale” – e di puntare su elementi in grado di richiamare lo stesso connubio di lifestyle di lusso e meccanica di precisione che caratterizza gli orologi IWC. Ne sono un esempio le superfici in vetro dal profilo nero abbinate alle pensiline bianche che citano il contrasto che si ritrova in molti quadranti, ma anche il nucleo in legno dell’edificio, emblema di lusso e ricercatezza, accostato all’ambiente più freddo, quasi da laboratorio, degli spazi di produzione.
Nel Manufakturzentrum, IWC Schaffhausen riunisce infatti la tradizione orologiera artigianale con metodi di produzione avanzati e tecnologie all’avanguardia; e questo anche grazie a una disposizione in ordine logico e su un unico piano dell’intera catena di produzione del valore, dal materiale grezzo al singolo componente, fino al calibro di manifattura completo. Così, se nel piano interrato c’è il reparto di fabbricazione delle casse, su quello principale si passa dal reparto di produzione componenti, in cui la maggior parte delle fasi è automatizzata e le stazioni di tornitura e fresatura di ultima generazione garantiscono qualità e precisione, alla zona per l’assemblaggio dei calibri di manifattura, che invece è il risultato di un accurato lavoro manuale per cui è stato sviluppato un concept di linea. In totale undici reparti funzionali e accoglienti in cui tutto è stato progettato all’insegna della sostenibilità. Da sempre attenta alla responsabilità ecologica e sociale e attiva con diversi progetti a tutela dell’ambiente e delle persone, per la sua sede IWC ha infatti scelto diversi accorgimenti per limitarne l’impatto ambientale. Tra questi, un impianto fotovoltaico sul tetto, un ridotto consumo energetico tramite una regolazione automatica dell’illuminazione e luci a led, un sistema di schermatura solare con azionamento tramite sensore che impedisce un’inutile penetrazione del calore e l’utilizzo di energia prodotta a emissioni zero di CO2 dalle centrali idroelettriche svizzere. Elementi che, insieme a tutto il resto, fanno del Manufakturzentrum un luogo che, commenta con orgoglio Christoph Grainger-Herr, “oltre 230 dipendenti definiscono la loro casa professionale”.