Patek Philippe consolida il suo impegno a lungo termine in Cina con l’inaugurazione della sua prima Maison a Shanghai. La presenza del marchio svizzero in Cina risale al 2005 con l’apertura di una prima boutique a Shanghai, oggi sostituita dalla nuova Maison, e di una seconda a Bejing nel 2008. Situata nello storico quartiere Bund, un distretto in stile coloniale e neo-classico, la Maison Patek Philippe ha mantenuto la struttura dell’antico consolato britannico, edificato nel 1849 e riassume in sé un mélange tra la cultura cinese e occidentale. I lavori di ristrutturazione hanno mantenuto gran parte della struttura originale in legno e mattoni su due piani, di stile romano e corinzio. Come tradizione, l’arredamento degli interni è stato affidato a Gerdi Stern, moglie di Philippe Stern e madre di Thierry. Arredi e complementi arrivano direttamente dalla Svizzera, dalla Francia e dall’Italia. Candelabri in cristallo e stile napoleonico si uniscono a vetrine in legno dorato e laccato. Su una superficie di 1.227 metri quadrati su due piani, il nuovo spazio comprende 9 sale con una sala espositiva principale che ospita la collezione più importante di tutta l’Asia e un nuovo centro assistenza di 1.000 metri quadrati, costruito accanto alla Maison. Per festeggiare l’apertura, il brand ha organizzato un’esposizione di 22 rari oggetti di alto artigianato, tra cui una pendulette Dome in smalto cloisonné, una pendola Dome in cristallo Baccarat inciso a mano, un orologio da tasca inciso a mano e due orologi da polso Haute Joaillerie pezzi unici. Inoltre, Patek Philippe ha creato una serie speciale in edizione limitata di 4 orologi in platino celebranti l’Anno del Dragone, con quadrante in smalto cloisonné rappresentante un drago. In più, è stato presentato un modello speciale, lo Shanghai World Time, un’edizione limitata di 50 pezzi, 25 in oro rosa e 25 in oro bianco, con 24 fusi orari sul quadrante e con l’indicazione di Shanghai in rosso a sostituire Hong Kong.