L’orologeria parla italiano

È online la seconda puntata di Laboratorio, il podcast de L’Orologio in collaborazione con Ghiera Orologi. Laboratorio lo trovate su Spotify ed Apple Podcast il giovedì, ogni due settimane. In ciascun episodio, insieme a Pietro Pannone raccontiamo l’universo degli orologi, fra storia, curiosità e approfondimenti, anche con la presenza di ospiti (a sorpresa!).

La seconda puntata del nostro podcast Laboratorio esplora l’orologeria italiana, dalla prima citazione degli orologi nella Divina Commedia all’emergente Made in Italy. Dal passato al presente dell’orologeria italiana, cerchiamo di prevedere il futuro di questa interessante realtà.

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Fin dal XIII secolo, l’orologeria in Italia ha avuto uno sviluppo che non ha nulla da invidiare alle altre regioni europee, dalla Germania alla Gran Bretagna. Ricordiamo Brunelleschi, che nel 1443 regala a Firenze l’orologio del Duomo con il suo rivoluzionario movimento antiorario; i Raineri, padre e figlio, che nel 1499 dettero vita all’orologio astronomico di San Marco a Venezia; Pietro Fanzago, autore del capolavoro di Clusone, realizzato nel 1583. C’è quindi chi pensa che il ruolo dell’Italia in orologeria finisca circa mezzo millennio fa, con l’epopea dei grandi orologi da torre che scandivano il tempo delle nostre città-stato. Ma non è così.

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Dody Giussani, direttore della rivista L’Orologio, e Pietro Pannone, di Ghiera Orologi.

La genialità italiana in orologeria si rivela forse ancora di più nel XX secolo, nella sua capacità di anticipare le tendenze e di riconoscere il valore dove altri vedono solo rischio. È quello che è successo con il Royal Oak di Audemars Piguet nel 1972, quando il mercato italiano comprese il potenziale rivoluzionario di quell’orologio sportivo in acciaio, realizzato proprio sotto la spinta del distributore nazionale della marca svizzera, e che molti consideravano una follia commerciale. O con il Daytona “Paul Newman”, trasformato da modello impopolare a leggenda mondiale grazie all’intuizione dei nostri collezionisti, ancora oggi i più raffinati ed esperti.

Laboratorio, il podcast de L’Orologio

È disponibile online la seconda puntata del nostro podcast Laboratorio, ascoltabile su Spotify e su Apple Podcast.

Se stile e design sono sempre stati i punti forza degli imprenditori della penisola, altri bravissimi artigiani e industriali hanno contribuito da questo lato delle Alpi allo sviluppo dell’orologeria svizzera, grazie a una filiera di fornitori di componenti fondamentali, quali casse e bracciali, che nella seconda metà del 1900 erano molto apprezzati per la loro qualità. Peccato che difficilmente c’era quella trasparenza che consentiva al pubblico di conoscere la provenienza delle competenze nascoste dentro un orologio Swiss Made.

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Oggi, alcuni imprenditori illuminati stanno cercando di ricreare in Italia una filiera che supporti la nascita di un’industria orologiera. Chissà che un nuovo rinascimento non attenda anche l’orologeria Made in Italy. I segnali ci sono e ve li raccontiamo nella seconda puntata di Laboratorio.

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