Per appassionati e collezionisti visitare la manifattura Omega è sempre un’esperienza fantastica. E lo è ancora di più se si ha la possibilità di smontare e rimontare un movimento, avendo cura che ogni singolo pezzo sia nella sua sede giusta e verificandone il funzionamento, fino al posizionamento nella cassa e all’assemblaggio del cinturino. È quanto è accaduto a un gruppo di soci de L’Orologio Club che, sotto la guida di un tecnico esperto, ha maneggiato il calibro Omega 2211 che equipaggia il Seamaster Aqua Terra XXL.
Durante la visita è stato spiegato nel dettaglio il funzionamento di una manifattura di questa importanza: la progettazione dei nuovi modelli; la realizzazione dei prototipi; la scelta dei materiali; il montaggio da parte di tecnici orologiai specializzati; i test di funzionamento di ogni pezzo per far sì che la qualità del marchio Omega sia sempre ai massimi livelli.
Che cosa ha colpito di più l’attenzione dei nostri appassionati “orologiai” in erba nella visita alla manifattura (a parte ovviamente il corso di orologeria)? Per quasi tutti l’ultramoderno magazzino automatizzato, con le varie scatole contenenti i componenti degli orologi che arrivano direttamente sulla postazione di ogni tecnico su un nastro trasportatore.
Non è stata da meno la presentazione di alcuni modelli delle nuove collezioni. A cominciare dallo Speedmaster Super Racing, il primo orologio del brand dotato della tecnologia Spirate, che garantisce una precisione certificata di appena 0/+2 secondi al giorno di scarto. Per continuare con il Seamaster Planet Ocean 600M Deep Black ETNZ, che rende omaggio al defender della 37a America’s Cup. Insieme ai due nuovi esemplari del Seamaster Diver 300M 60° anniversario di James Bond.
La visita poi è proseguita nel nuovo museo del brand, dove sono esposti i modelli che hanno fatto grande la Maison, prodotti dal 1948 in avanti, come anche tutti gli strumenti della cronometria utilizzati nelle principali competizioni mondiali. E dove gli ospiti, con una superficie lunare sotto i piedi e un Moon Rover parcheggiato accanto, hanno potuto esplorare l’affascinante storia spaziale della Casa attraverso video, foto, tecnologia della Nasa e le numerose versioni storicamente significative degli Speedmaster Moonwatch.
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