Il brand italiano Out of Order presenta il proprio Metaverso, uno spazio virtuale che permette di immergersi nell’universo del brand in una maniera decisamente inedita.
Out of Order, vivace e dinamico brand orologiero italiano, compie un nuovo, audace salto nel futuro presentando il proprio Metaverso. Trattasi di un universo immersivo e sensoriale, dove tecnologia e design si incontrano per dare vita a un viaggio nel tempo interattivo, alla scoperta dell’anima più autentica del brand.
Con questo nuovo progetto il brand non si limita a presentare un nuovo canale digitale, ma vuole creare un “ecosistema” in cui la propria visione del tempo prende vita in una dimensione virtuale. Progettato per rivoluzionare l’esperienza d’acquisto e l’esplorazione del brand, il Metaverso del brand nostrano – accessibile da desktop e mobile – permette di immergersi nell’universo della Casa in modo completamente nuovo. Gli utenti possono infatti navigare tra le collezioni, scoprire modelli esclusivi e vivere un’esperienza coinvolgente, innovativa e senza precedenti.
Il Metaverso di Out of Order: un’esperienza che unisce community, tecnologia e storytelling
Diverse sono le attività che si possono svolgere nel Metaverso della Casa italiana.
Nel digital showroom gli utenti potranno esplorare le collezioni attraverso aree tematiche, vivere un viaggio esperienziale nel DNA del brand, personalizzare il proprio avatar (con registrazione dell’account; in alternativa si può accedere come ospite con avatar predefinito) e interagire in tempo reale. Inoltre, potranno conoscere ed accedere in anteprima esclusiva a nuovi lanci collezione/Special Edition e ricevere offerte e codici promozionali dedicati. Il Metaverso è già accessibile cliccando su questo link.
“Out of Order nasce per rompere le regole e con il Metaverso ‘rompiamo anche la realtà’. Vogliamo offrire al nostro pubblico un’esperienza che va oltre il prodotto in un ambiente dove design italiano, artigianato e innovazione si fondono in una nuova dimensione”, hanno dichiarato Claudio Della Mora e Riccardo Torrisi, co-fondatori della Casa italiana.







