Il cronografo sportivo di TAG Heuer entra nel segmento dell’alta orologeria e riporta in catalogo la complicazione rattrapante.
Il cronografo rattrapante è quello che permette la misurazione di due eventi in contemporanea o di rilevare un tempo intermedio. Nei movimenti meccanici è indice di elevata raffinatezza meccanica, vista la sua complessità costruttiva. A segnare il ritorno di questa complicazione nel catalogo TAG Heuer è la versione Split-Seconds del Monaco. Perché, dopo i suoi celebri cronografi sdoppianti destinati al cronometraggio sportivo negli anni ’60, negli anni ’80 il rattrapante è poi passato all’orologeria da polso Heuer attraverso la tecnologia al quarzo. Ora, tocca di nuovo alla meccanica. “Questo orologio rende omaggio al patrimonio spesso trascurato di TAG Heuer nella cronografia, rappresentando un’impresa tecnica di alta orologeria che sono stato orgoglioso di svelare al Watches & Wonders 2024”, ha dichiarato il Ceo Julien Tornare durante il Salone di Ginevra.
Lontana dai canoni tradizionali dell’epoca, TAG Heuer lanciava nel 1969 il Monaco, uno dei primi cronografi automatici mai prodotti. Era inoltre il primo cronografo con cassa quadrata impermeabile, con la caratteristica corona di carica posizionata a sinistra. Per realizzare la versione Split-Seconds, il Monaco è stato completamente riprogettato.
Monaco Split-Seconds: un design ridefinito
Rossa o blu sono le due versioni disponibili del nuovo cronografo rattrapante di TAG Heuer.
La nuova architettura della cassa del Monaco Split-Seconds di TAG Heuer si modula in una combinazione di titanio grado 5 (nella versione racing rossa presenta un trattamento Pvd nero), materiale che consente di limitarne il peso a soli 85 grammi, e vetro zaffiro. Quest’ultimo è utilizzato sulla lunetta che fissa il vetro di protezione (anch’esso in zaffiro), sul fondello (interamente in cristallo di zaffiro) e sul quadrante, disponibile con codice colore rosso o blu e caratterizzato da due ponti che si incrociano come una X.
Che sia un cronografo rattrapante lo si capisce a prima vista dalla doppia lancetta sovrapposta dei secondi cronografici (rossa o blu, a seconda della versione, quella sdoppiante) e per il terzo pulsante split-seconds sul fianco sinistro della cassa.
Il movimento del Monaco Split-Seconds è stato realizzato con Vaucher Manufacture Fleurier
La massa oscillante presenta un gradiente rosso o blu dipinto a mano, una firma di design TAG Heuer riservata ai suoi orologi più esclusivi.
Il Monaco Split-Seconds ha previsto lo sviluppo di un nuovo calibro, l’automatico TH81-00, prodotto in collaborazione con Vaucher Manufacture Fleurier. Realizzato in titanio, è uno dei movimenti cronografici automatici più leggeri mai creati da TAG Heuer.
Dotato di ruota a colonne e funzionante alla frequenza di 36.000 alternanze/ora, appare dal fondello sagomato, che lascia l’impressione di una massa oscillante fluttuante. Tra le decorazioni spicca il motivo a scacchiera presente sul ponte centrale e su quello del bilanciere, con smussi lucidi realizzati a mano, che rimanda all’eredità della marca nel mondo delle corse automobilistiche. Questo orologio è uno statement di TAG Heuer, che si posiziona tra le creazioni più costose della Casa con un prezzo di 135.000 euro.