Stress da vacanze

Uno dei momenti più delicati per il nostro orologio è sicuramente quello che coincide con la stagione estiva e le vacanze al mare. Il motivo è facilmente intuibile: un utilizzo in acqua di mare ricca di salsedine, la sabbia, l’umidità e il caldo torrido sono un mix esplosivo, con inevitabili conseguenze di stress e sollecitazioni per l’amato segnatempo. Condizioni così difficili possono rendere vulnerabili anche gli orologi considerati robusti, se gli stessi non sono stati sottoposti alle regolari manutenzioni nel corso degli anni, in particolare prima del periodo estivo. La raccomandazione, in questi casi, è quella di far testare l’orologio – in particolar modo se subacqueo – prima di utilizzarlo in maniera impegnativa, onde evitare spiacevoli e costose sorprese. In aggiunta a quanto sopra, consiglierei i seguenti controlli prima di ogni immersione, bagno, uscite in windsurf o in barca: controllate che la corona a vite, se presente, sia ben serrata; che non si notino sul vetro segni traumatici; che il bracciale in acciaio o caucciù sia ben chiuso al polso e perfettamente integro. Chi ha degli orologi definiti “impermeabili”, dovrebbe lasciarli sotto l’ombrellone qualora intenda fare immersioni, tuffi o attività veliche. Inutile dire che i normalissimi orologi – quelli eleganti, per intenderci – andranno lasciati a casa e non portati né al mare né, tanto meno, indossati durante le escursioni in montagna. Le cose da fare dopo l’utilizzo estivo dell’orologio sono altrettanto importanti, questo perché è indispensabile togliere le tracce degli stress da uso estremo, che possano in qualche maniera pregiudicare l’integrità e la durata dell’orologio. Ho già raccomandato in precedenza di lavare l’orologio con acqua dolce dopo ogni bagno in mare, ma ciò non è del tutto sufficiente a evitare i danni derivanti dal deposito della salsedine, quindi controllate con la massima attenzione le parti più remote e meno visibili, come gli attacchi del bracciale alla cassa, le barrette telescopiche che sostengono il bracciale stesso, e verificate se vi siano pericolosi depositi di ossidazione (se così fosse, cercate di rimuoverli lavando bene la parte). Controllate poi che sul vetro, all’interno, non si notino tracce di condensa, ciò significherebbe che è presente dell’acqua nell’orologio, quindi un chiaro segnale di pericolo. Non ultimi, e piuttosto fastidiosi a vedersi, sono i graffi causati dalla sabbia o da urti accidentali, a volte inevitabili sia al mare che in montagna. Nei casi ove non siano sufficienti e risolutivi gli interventi di piccola manutenzione casalinga, e nei casi di “codice rosso”, ossia condensa o sospetti allagamenti, rivolgersi tempestivamente al proprio orologiaio di fiducia che provvederà alle cure del singolo caso.

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