Il collezionismo continua a volare. E attorno ad esso fioriscono nuove tecnologie per tutelare i collezionisti contro falsi e contraffazioni. Un impegno che diventerà sempre più importante da parte di tutti i player del settore mano a mano che il pubblico di acquirenti andrà crescendo. Non più una responsabilità solo di chi vende, quindi, quella di rispondere dell’autenticità di un pezzo, ma anche degli intermediari e delle case produttrici, che nel caso di circolazione eccessiva di falsi anche storici, rischiano di perdere credibilità e visibilità sul mercato del vintage, sempre più trainante per il commercio del nuovo.
Diversi i segnali di un maggiore impegno delle marche in questo senso: dalla più assidua presenza in comunicazione, fra eventi e interviste, dei responsabili dell’heritage delle manifatture, all’estensione dell’impiego di strumenti digitali per la tracciabilità e la verifica di autenticità degli orologi.
Da parte dei mercanti del secondo polso, naturalmente cresce di pari passo l’impegno per garantire un acquisto sicuro. Interessanti sono le operazioni di eBay, che negli Stati Uniti ha già lanciato e sperimentato il suo servizio di garanzia di autenticità per orologi oggetto di transazioni superiori a 2.000 dollari, a seguito di ispezione e verifica dei pezzi da parte di esperti indipendenti. Ci aspettiamo che presto la piattaforma estenda il servizio anche in Europa, insieme al nuovo strumento di deposito cauzionale per le offerte di pagamento per orologi di valore superiore a 10.000 dollari.
Dody Giussani