Con sede a Plan-les-Ouates, Frederique Constant riunisce sotto lo stesso tetto i processi di ricerca e sviluppo, produzione, assemblaggio e controllo qualità.
Si sviluppa su oltre 6.000 metri quadrati la manifattura Frederique Constant di Plan-les-Ouates, uno spazio nato nel 2006 – quando i metri quadrati erano circa la metà – e che negli anni successivi è cresciuto rapidamente insieme alla fama dell’azienda e alle sue necessità produttive.
Un ampio e moderno edificio che dall’esterno si fa notare per la sua facciata scura e che al piano terra accoglie gli ospiti con un ambiente all’insegna del design in cui vivere una “manufacture experience”: grazie a numerose vetrine e ambientazioni, è possibile infatti conoscere la storia della Casa, dagli orologi del passato al processo di fabbricazione dei calibri in-house, dal savoir-faire degli artigiani alle funzioni specifiche di certi segnatempo.
Nello stesso piano ci sono anche la mensa, i laboratori del servizio post-vendita, il reparto design e industrializzazione e l’atelier dedicato agli orologi connessi.
Manifattura Frederique Constant: ben quattro laboratori di produzione
Denominati T0, T1, T2 e T3, è qui che si sviluppa tutto il processo produttivo, dalle platine agli orologi finiti.
È al primo piano che vive il cuore della manifattura: perché è lì che ci sono i quattro laboratori di produzione. Il primo è il laboratorio T0, dove inizia il processo e gli ingegneri producono le platine in ottone della collezione di manifattura, che costituiscono il primo elemento del movimento.
Si prosegue con il laboratorio T1, dedicato alla produzione in proprio dei movimenti, e al T2 dedicato all’assemblaggio e a tutte le operazioni necessarie all’incassatura dell’orologio.
Infine, il laboratorio T3, dove gli orologi Frederique Constant, sia al quarzo sia meccanici, vengono sottoposti a test e controlli di qualità. Al secondo piano sono invece dislocati gli uffici di management, contabilità, risorse umane, marketing, vendite e amministrazione.
A fare da fil rouge in tutto l’edificio, un’organizzazione degli spazi pensata per ottimizzare il lavoro e renderlo fluido e, soprattutto negli spazi comuni e dedicati dell’accoglienza, un arredamento all’insegna di un raffinato design, con prevalenza di legno e grigio.
