Negli anni ’70 anche Tissot cavalcava l’onda dell’orologio sportivo con bracciale integrato con un esemplare lanciato per la prima volta con il nome Seastar e in seguito registrato come PRX. Era il periodo in cui il Royal Oak di Audemars Piguet aveva introdotto un nuovo stile, portando l’orologio tutto acciaio a definire un tipo di lusso ideato per essere usato e vissuto. Sebbene il PRX non nascesse come orologio di lusso (il movimento era al quarzo), rifletteva comunque i cambiamenti di un’epoca che rompeva con quelli che erano allora i più tradizionali canoni di design e interpretava perfettamente una tendenza oggi di nuovo molto in voga.
Riproposto lo scorso anno in versione meccanica, il PRX ha introdotto quest’anno una variante cronografo. Il movimento è il calibro Valjoux A05.H31, che conferisce il classico layout a tre contatori del cronografo. È disponibile in due opzioni di quadrante: blu con con contatori argenté o argenté con contatori neri. In quest’ultima versione lancette e indici sono placcati oro rosa e in entrambe sono presenti inserti in SuperLuminova. I quadranti presentano una finitura spazzolata verticale come nel modello originale del 1978. Il movimento vanta un riserva di carica di 60 ore ed è visibile attraverso il fondello a vista che rivela la massa oscillante scheletrata.
L’impermeabilità è garantita fino a 100 metri, a rievocare anche l’origine del nome della collezione PRX registrato da Tissot (P sta per Precise, R per Robust e X è il numero romano che indica le 10 atmosfere di impermeabilità).
Il primo cronografo automatico PRX risponde alla crescente domanda degli orologi sportivi con bracciale integrato in una fascia di prezzo che ha ancora pochi competitor. Con in più un accattivante tocco retrò e il fascino aggiunto di un cronografo tri-compax.
Prezzo 1.795 euro.
