16 anni fa Maximilian Büsser ha creato la prima community di appassionati direttamente o indirettamente coinvolta nella nascita di una marca. Inoltre, MB&F è stato forse il primo esempio di moderno crowdfunding in orologeria, naturalmente a livello altissimo.
All’epoca, Max mi spiegò come aveva trovato i fondi per creare una marca di alta orologeria dal nulla, appoggiandosi a talentuosi fornitori, fra cui alcuni dei migliori orologiai indipendenti. Che già avevano collaborato con lui grazie ai progetti Opus di Harry Winston, di cui era Ceo. Una volta messo a punto il progetto, è andato a presentarlo ai grandi clienti con cui aveva stretto rapporti, anche di amicizia, durante i suoi anni al vertice della Casa americana.
Con il suo carisma e, naturalmente, con la concretezza del progetto, Büsser è riuscito a vendere il primo orologio MB&F quando aveva ancora in mano solo un prototipo del movimento. “La maggior parte di voi non sa che quando ho fondato MB&F, 16 anni fa, avevo creato in parallelo un secondo marchio di orologi, che si aggirava intorno ai 4.000 dollari al dettaglio. Si chiamava Green Dog, e anche se il prodotto era davvero bello, non ho mai trovato i fondi necessari per lanciarlo. E… col senno di poi, questa è probabilmente una cosa molto buona”, racconta ora Büsser in un video divulgato la scorsa settimana.
È la migliore introduzione per annunciare che, sotto la spinta dell’“onda anomala” di richieste che ha sommerso la marca, al più presto all’inizio del 2022 sarà lanciato un nuovo M.A.D. 1: l’orologio da circa 2.000 euro creato sotto l’etichetta M.A.D. Edition per i fornitori e la “tribe” di MB&F, mai messo ufficialmente in vendita al pubblico, ma apparso sugli instagram di tutti gli amanti di orologi meccanici. Sarà una versione leggermente modificata, ma accessibile a un numero decisamente più ampio di appassionati. Sembra proprio che Maximilian Büsser abbia fatto nuovamente centro. E si appresta ad allargare la sua “tribe” con un orologio che, sulla base di un semplice calibro Myota, contiene un alto tasso di creatività.
C’è da imparare per tutti.
Dody Giussani