Dall’11 al 13 luglio sei soci de L’Orologio Club hanno avuto l’opportunità di varcare per la prima volta la soglia della manifattura Longines che ha sede a St. Imier dal lontano 1867. La visita è iniziata con una presentazione della storia della Maison da parte del responsabile dell’heritage, Daniel Hug, che ha messo l’accento non solo sull’antica tradizione del brand, ma anche sui tempi moderni, quando la Casa, a partire dal 1954, ha avuto un ruolo di primo piano nel cronometraggio sportivo, dall’atletica allo sci, fino alla Formula 1.
Emozionante è stata la visita al museo, dove sono conservati gli orologi ed i cimeli dei pionieri del volo, la cui vita si è intrecciata con l’evoluzione tecnica degli strumenti Longines per la navigazione aerea. Le testimonianze delle avventure di Lindbergh e Weems sono tra i tesori che si possono ammirare nella collezione permanente, oltre a quelle dell’aviatrice Amelia Earhart o dell’esploratore Paul-Emile Victor.
Decisamente entusiasmante anche la presentazione dei nuovi modelli della Maison, inclusa la tanto apprezzata prova al polso che ha consentito ai nostri soci di ammirare da vicino le collezioni Longines.
Un altro momento di grande interesse è stato visitare l’Heritage Workshop, dove i maestri orologiai hanno accolto gli ospiti del Club per mostrare loro i pezzi antichi su cui stavano lavorando. Qui giungono orologi vintage da tutto il mondo: i collezionisti possono chiedere alla Casa un preventivo e poi decidere se ripristinare o meno gli orologi. Il laboratorio si occupa anche della manutenzione degli esemplari del museo. La visita alla Longines si è conclusa con i reparti di assemblaggio, dove viene completata la realizzazione del 30% della produzione Longines (i movimenti impiegati oggi dalla Casa sono fabbricati in esclusiva per Longines nel vicino impianto della ETA). Nella manifattura sono realizzati anche tutti i prototipi, le piccole serie e i modelli realizzati in oro.