I festeggiamenti per il settantesimo anniversario del Fifty Fathoms di Blancpain si sono svolti in tre atti, ossia con la presentazione di tre modelli, battezzati Fifty Fathoms 70th Anniversary Act 1, 2 e 3.
L’atto terzo è stato presentato lo scorso fine settimana a Cannes, in Costa Azzurra, dove la storia del Fifty Fathoms ha avuto inizio. È stata l’occasione per ripercorrere le tappe fondamentali di questo orologio, che nel 1953 introdusse quegli elementi che sono oggi elencati nella norma internazionale ISO 6425 per gli orologi subacquei.
Ovvero, un indicatore del tempo di immersione (come una lunetta girevole unidirezionale), un segnalatore che l’orologio è in funzione (ad esempio una lancetta dei secondi), impermeabilità di almeno 10 bar, indicazioni visibili al buio da una distanza di almeno 25 cm.
Il Fifty Fathoms, per la prima volta nella storia degli orologi da polso, presentava tutte queste caratteristiche, cui si aggiungevano la protezione dai campi magnetici e la carica automatica (per non usurare le guarnizioni della corona).
Fu Jean-Jacques Fiechter, condirettore di Blancpain ed appassionato subacqueo che, dopo essere rimasto a corto di ossigeno durante un’immersione proprio in Costa Azzurra, definì le caratteristiche che doveva possedere un orologio sicuro per un sub. Fu una decisione lungimirante. Solo 10 anni prima, infatti, Jacques Cousteau aveva inventato l’Aqua Lung, autorespiratore a circuito aperto, che ha reso lo scuba diving uno sport, accessibile a tutti.
Nel 1955, il Fifty Fathoms viene dotato di un indicatore dell’umidità, che cambiando colore segnala la presenza di acqua nella cassa, e successivamente prende il nome di Mil-Spec. È questo il modello che fu selezionato dalla U.S. Navy nel 1959.
Ed è questo l’orologio preso come riferimento per il design dal nuovo Fifty Fathoms settantesimo anniversario atto terzo: un orologio realizzato in una speciale lega di oro/bronzo con il 37,5% di oro (9 carati) e prodotto in edizione limitata a 555 pezzi, ma che ci piacerebbe vedere stabilmente a catalogo. Magari in acciaio?
