Chi non ha sentito parlare di Only Watch? Un’asta orologiera internazionale di dimensioni incredibili, nata nel 2005 dalla mente di Luc Pettavino, ex direttore del Monaco Yacht Show, per raccogliere fondi a favore della ricerca sulla distrofia muscolare di Duchenne, una rara malattia genetica. L’asta è organizzata dall’Association Monégasque contre les Myopathies, fondata nel 2001 da un gruppo di genitori di giovani malati, fra cui Pettavino stesso.
Il primo appuntamento con Only Watch è stato nel 2005. Da allora l’eco mediatica attorno all’evento è andata crescendo di pari passo con il valore degli orologi offerti dalle maggiori Case orologiere, tutti pezzi unici. Storico è il record stabilito da un Patek Philippe Grand Master Chime, realizzato per la prima e unica volta in acciaio, che nel 2019 totalizzò 31 milioni di franchi svizzeri.
L’AMM non ha mancato di raggiungere dei traguardi importanti nella ricerca sulla malattia di Duchenne. Il 2023 ha visto la convalida da parte delle autorità sanitarie europee di uno studio clinico “primo nell’uomo” interamente finanziato con i fondi di Only Watch. Nonostante ciò, l’edizione 2023, programmata per il 5 novembre, non si terrà. È stata rinviata a data da destinarsi, nel 2024, a seguito delle domande sollevate sulla destinazione dei fondi e della rinuncia di Audemars Piguet alla partecipazione.
La questione non è di poco conto. Al momento non sarebbe chiaro come sia gestita circa la metà dei 100 milioni di franchi svizzeri che Only Watch ha raccolto dal 2005. L’associazione ha condiviso un documento bancario che attesta che oltre 55 milioni di franchi svizzeri sono mantenuti sul suo conto “per essere in grado di affrontare le fasi successive degli sviluppi clinici attuali e futuri”.
L’argomento è caldo e naturalmente ha scosso il settore. 55 milioni di franchi svizzeri sono tanti e forse un po’ troppi per tenerli accantonati, quando quasi altrettanti sono stati investiti nell’arco di ben 18 anni. Non potrebbero essere destinati ad altre ricerche degne di nota?
