Il Nautilus è stato grande protagonista quest’anno tra i nuovi modelli Patek Philippe. Abbiamo già parlato di come in molti abbiano acclamato l’arrivo del successore del 5711, uno degli esemplari più ricercati di sempre: il 5811, che porta avanti l’eredità del Nautilus a tre lancette. Realizzato stavolta in oro bianco e non in acciaio, leggermente più grande (41 mm contro i precedenti 40) presenta alcuni piccoli aggiornamenti. Era la notizia che gli appassionati attendevano. Ma non è finita qui.
Altre due novità riguardano questa collezione, ma in versione più complicata. A cominciare dal Nautilus Travel Time Chronograph. Lanciato nel 2014, ha rappresentato allora uno dei rari modelli complicati in acciaio di Patek Philippe.
Poi lo scorso anno, nella Ref. 5990, è stato proposto interamente in oro rosa. Quest’anno invece Patek ha segnato il ritorno all’acciaio con la Ref. 5990/1A-011, rinnovata anche da un quadrante blu soleil a raggiera sfumato nero sul bordo.
Il calibro CH 28-520 C FUS a carica automatica abbina tre complicazioni utili e di facile utilizzo: il cronografo flyback, la funzione Travel Time (doppio fuso orario con due lancette centrali per l’ora locale e per l’ora di casa) e l’indicazione della data a lancetta abbinata all’ora locale. Prezzo: 69.160 euro.
Parliamo poi del Nautilus 5712, con funzioni di datario a lancetta, fasi lunari e indicatore della riserva di carica. Nel suo ultimo allestimento Ref. 5712/1R-001 abbina una costruzione completamente in oro rosa abbinata al quadrante marrone soleil sfumato nero, che rappresenta la novità di questa versione.
La cassa, con un diametro di 40 mm raggiunge lo spessore di 8,52 mm: relativamente pochi se si considerano le varie funzioni della meccanica. D’altronde, il calibro automatico 240 PS IRM C LU è un movimento ultrapiatto di appena 3,98 mm.
Prezzo: 83.470 euro.