Leica torna ancora una volta alla ribalta. A fare notizia è la nuova collezione di segnatempo ZM 12 che, su una dimensione di cassa di 39 mm, fotografa la visione orologiera dell’azienda tedesca.
La nuova famiglia di segnatempo ZM 12, in mostra all’evento per L’Orologio Club nello store Leica di Roma lo scorso 26 febbraio, nasce sulla scia al successo riscontrato nel 2023 con i modelli ZM 1, ZM 2 e ZM Monochrom Edition e lo scorso anno con la linea ZM 11.
La prima grande novità riguarda le dimensioni della cassa, in acciaio oppure in titanio, di 39 mm. Una scelta questa che segue la logica di assecondare le richieste del mercato, che spingono nella direzione di diametri più contenuti.
L’impronta estetica sposa la visione adottata per le collezioni precedenti. Tradotto vuol dire che ritorna il contatore dei piccoli secondi a ore 6, come già visto sui Leica ZM 1 e ZM 2, mentre la lavorazione del quadrante propone, in aggiunta alle fessure orizzontali, una nuova interpretazione del doppio strato, elemento distintivo della collezione Leica ZM 11.
Dall’estetica alla meccanica il passo è breve
Anche in questo la nuova serie di segnatempo ha molto da raccontare. Per essere più precisi, il movimento impiegato adotta il linguaggio coniato da Jean-François Mojon che, con Chronode, sviluppa e realizza movimenti e complicazioni per maison del calibro di Cyrus Genève ed Hermès, solo per citarne alcune.
Nel caso del Leica ZM 12, ad animare le funzioni dell’orologio è il calibro Leica LA-3002, un movimento a carica automatica sviluppato in stretta collaborazione con Chronode. L’affidabilità e la precisione di questo prodigio di meccanica, la cui raffinata architettura si può apprezzare attraverso il fondello in vetro zaffiro, si misura in una precisione pari a -4/+6 secondi al giorno.
I nuovi modelli sono declinati in tre referenze in acciaio, ZM 12 Steel Blue Orange, ZM 12 Steel Silver Grey, ZM 12 Steel Olive Black alle quali se ne aggiunge una in titanio ZM 12 Titanium Chocolate Black.
Tutti gli orologi adottano il sistema di intercambiabilità che consente in pochi passaggi di cambiare il cinturino. L’assortimento pensato da Leica è molto ampio e poggia oltre che su diverse tonalità di colore anche su due tipologie di materiali utilizzati: un tessuto tecnico ad alte prestazioni e il caucciù. In entrambi i casi, la lavorazione non è affidata a fornitori esterni ma avviene all’interno dei laboratori Leica.